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LA POSIZIONE ANAC
Prima di affidare l’appalto all’unico operatore economico che produce un determinato bene o servizio, l’amministrazione deve non soltanto verificare se sul mercato vi siano altri produttori capaci di produrre quel bene o servizio, ma anche se non esistano soluzioni produttive o tecnologiche alternative per raggiungere comunque lo scopo di soddisfare la propria esigenza. A questo deve servire la consultazione preliminare che gli articoli 77 e 78 del codice mettono a disposizione del committente per evitare impropri vantaggi di mercato – di Gabriella Sparano
LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI
Pagamenti al momento per 4,9 miliardi su 24,7 della Missione 3.1. Proposta anche la modifica dell’obiettivo di fine 2023: non più l’avvenuta aggiudicazione di tutti gli appalti, ma la realizzazione di 150 chilometri di linee. Ora la parola spetta all’Unione europea. Terzo valico e circonvallazione die Trento a rischio stralcio. La criticità dei “progetti in essere” imbarcati dal Recovery Plan nasce anche da una concezione vecchia in termini di rispetto del principio del “non danneggiare l’ambiente in modo significativo” e dai criteri di rendicontazione delle performance – di Giorgio Santilli
IL CONGRESSO DEI GIOVANI ANCE
La presidente dei costruttori: noi siamo favorevoli al Ponte sullo Stretto, un’opera fondamentale che ci dà lustro, ma deve essere fatta con risorse aggiuntive. E poi polemicamente, rivolta alla politica: un anno fa eravamo una solida prospettiva di sviluppo all’apertura di una stagione entusiasmante e adesso improvvisamente siamo diventati il male assoluto? Angelica Donati: nella manovra non vediamo nessuna misura per favorire il lavoro dei giovani – di Giorgio Santilli
IL SEMINARIO SULLA RICOSTRUZIONE
La struttura commissariale ha goduto di una ampia deroga fino a fine 2023 nell’applicazione del codice 36, ora si dovrà decidere se prorogarla. Busìa e Castelli hanno sottolineato i risultati del lavoro comune e il presidente dell’Autorità anticorruzione ha dato il numero di 220 stazioni appaltanti qualificate nelle province della ricostruzione. Convergenza sul fatto che la qualificazione e la formazione innalzano la qualità del lavoro delle strutture amministrative e che questo sforzo va intensificato – di Giorgio Santilli
LA CONFERMA DAL TAR LAZIO
il criterio da utilizzare per tracciare il perimetro del concetto di ente pubblico muta a seconda dell’istituto o del regime normativo che deve essere applicato. Anche a livello comunitario non esiste, come la Corte di Giustizia europea ha più volte affermato, un concetto unitario di Pubblica Amministrazione che si allarga nel campo degli appalti (per garantire trasparenza e concorrenza) e si stringe nelle materie di lavoro (per limitare le deroghe alla libera circolazione del lavoratori) – di Gabriella Sparano
LA QUALIFICAZIONE ALL'ANAC
L’Autorità anticorruzione ha dato ieri i dati sulle amministrazioni già qualificate: 2.887 stazioni appaltanti “semplici” e 483 centrali di committenza, mentre è alto il numero delle PA che hanno rinunciato a qualificarsi in proprio e hanno già fatto richiesta per appaltare in convenzione appoggiandosi a centrali di committenza o altre stazioni appaltanti qualificate per agire in conto terzi. Per 506 il procedimento è avvenuto con riserva per aver fatto ricorso ad aggregazioni di comuni. I bocciati sono 464, i ritirati 400 – di Giorgio Santilli
LA DENUNCIA DI ASSOAMBIENTE
Il Presidente dell’associazione delle imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento di rifiuti e bonifiche: «Si potrebbe produrre energia per 5 milioni di italiani e ridurre lo smaltimento in discarica. Senza impianti di gestione degli scarti fallisce l’economia circolare». Presentato a Ecomondo il rapporto «Scarti del riciclo e rifiuti non riciclabili: l’impiantistica di back up fondamentale per l’economia circolare» – di Giorgio Santilli
L'AGGIORNAMENTO
Sono 2.887 stazioni appaltanti singole e 483 centrali di committenza a essersi già qualificate presso l’ANAC a quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti. Oltre l’80% delle centrali di committenza qualificate hanno conseguito il livello massimo di qualificazione. Sono i dati dell’ANAC al 6 novembre scorso, che rilevano come la situazione delle stazioni appaltanti in Italia si vada via via consolidando. La qualificazione è il requisito obbligatorio fissato dal codice 36 per bandire le gare di lavori sopra i 500mila euro e quelle di servizi sopra i 140mila.
L'OSSERVATORIO DI CONFORMA
Paolo Salza, presidente dell’associazione degli organismi di certificazione e ispezione: solo con un controllo terzo e indipendente è possibile individuare e correggere le “non conformità” evitando aumento dei costi e allungamento dei tempi. Ance, Oice, Assorup, Itaca favorevoli al ruolo della verifica e anche a un suo rafforzamento. L’articolo 15 del codice degli appalti consente al RUP di destinare l’1% del valore dell’appalto alla istituzione di una struttura di supporto che lo sostenga prima e durante l’operazione di validazione del progetto – di Giorgio Santilli
L'AUDIZIONE AL SENATO DI BRANCACCIO
L’associazione costruttori calcola nell’aumento dell’imposizione fiscale sulle abitazioni le maggiori ritenute sul Superbonus e la tassazione delle plusvalenze delle case che hanno usufruito del 110% . Gasparri e Foti non ci stanno. Ma ecco la manovra: condomini e imprese sull’orlo della guerra per gli incentivi, solo 300 milioni per compensare gli extracosti, zero finanziamenti aggiuntivi alle opere che non siano il Ponte (per cui ci sono 11.360 milioni), zero sulla rigenerazione urbana, zero sul piano di dissesto idrogeologico, disastro PNRR e la crescita dimenticata – di Giorgio Santilli