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I PROGETTI A FEBBRAIO
Entro il 20 settembre (aggiornato al 31 ottobre) le proposte, poi il MIT assegnerà uno score su valutazione fatta con linee guida e analisi costi-benefici. Il Piano si realizzerà per stralci in base alle risorse disponibili, per ora ci sono i fondi UE che puntano a obiettivi di sicurezza idrica e riduzione delle perdite della rete. Lavoro per professionisti e imprese non solo nella realizzazione delle opere, ma anche in questa prima fase con studi e progetti di fattibilità tecnico-economico e con i DOCFAP. Mazzola: bilancio idrico per valutare gli effetti sulla gestione – di Giorgio Santilli
IL DECRETO LEGGE MEZZOGIORNO
Dalla “seconda gamba” dei fondi UE di Bersani al “bancomat” di Tremonti all’ambizioso Piano Sud 2030 mai decollato e ora cassato definitivamente. Tutti i poteri passano al ministro per l’Europa che dovrà presentare una riprogrammazione totale delle risorse 2021-2027 senza più interlocuzione con la Conferenza Stato-Regioni: l’obiettivo è uno strumento agile per rifinanziare anzitutto gli interventi stralciati dal Piano di ripresa e resilienza. Stop alla pianificazione, entrano in campo gli “accordi per la coesione” da firmare con Regioni e ministeri – di Giorgio Santilli
LE NUOVE NORME ALLA PROVA
Il disciplinare di gara della prima grande opera stradale che applica l’articolo 60 (lotti 1 e 4 della SS 291 per un importo di 183,6 milioni) prevede il recupero dell’80% dell’incremento di costo soltanto sull’aumento superiore al 5%: è un’interpretazione destinata ad aprire un confronto ampio perché penalizza le imprese e non appare conforme alla norma di legge. Inoltre, le rilevazioni degli indici sono mensili ma si applicano soltanto semestralmente – di Giorgio Santilli
OSSERVATORIO OICE/INFORMATEL
Nel bimestre l’importo si ferma a 390 milioni, la riduzione è del 70% rispetto al bimestre precedente, ad agosto flessione del 34% rispetto al 2022. Solo 33 gare oltre 140mila euro nei due mesi. Pesano il nuovo codice, la legge sull’equo compenso e una prima flessione delle gare PNRR. Il presidente Lupoi: «Urgente un chiarimento sull’applicazione dell’equo compenso, sono un freno al mercato e contrarie alle norme UE le interpretazioni riduttive della concorrenza» – di Giorgio Santilli
GLI ESAMI A BRUXELLES NON FINISCONO MAI
Gli incontri di Fitto a Bruxelles hanno confermato che riforma dei contratti e giustizia sono i temi sotto esame. Richiesta italiana del finanziamento della quarta rata entro il 17 settembre, poi assessment della commissione con l’esame a 360 gradi del codice. Nel mirino rinvio della digitalizzazione e tempi di pagamento PA. Molte amministrazioni stanno chiedendo di stralciare i progetti destinati a finire in ritardo: non ci saranno poi altre possibilità di farlo fino al 2026. Per il Pinqua in forte ritardo la metà dei progetti, Gualtieri pronto a chiedere l’esclusione – di Giorgio Santilli
LA LUNGA FINE DEL 110%
Si è rischiato il tracollo della finanza pubblica, evitato per l’intervento del Governo di novembre 2022. Ma si tace il contributo dato alla crescita e all’occupazione in momenti bui, lo straordinario successo dei bonus edilizi nel corso di un ventennio, la necessità di una politica alternativa di sostegno agli investimenti e al PIL (con il PNRR che resterà fermo a lungo) e di una politica per la decarbonizzazione degli immobili. Il dopo-Superbonus è ancora lontano ma non c’è più tempo: nella legge di bilancio va trovata anche la soluzione ai crediti incagliati – di Giorgio Santilli
NUMERI A CONFRONTO
La metà circa della differenza fra i 9,9 e i 3,9 miliardi dei dati rilevati dai due monitoraggi a luglio nasce da due bandi della TELT per oltre 3 miliardi. Il portavoce ANAC: “Bando escluso perché pubblicato dalla Francia”, Resta da spiegare una differenza di altri 3 miliardi su cui potrà far luce l’Osservatorio CRES;ME. Non ci sono più i crolli di una volta: all’entrata in vigore del codice 50, nel maggio 2016, furono pubblicati bandi per 280 milioni di lavori – di Giorgio Santilli
L'ASSENZA DI UNA ROTTA
Non si vede l’exit strategy sul 110% né una conclusione a breve del percorso di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: salta così il disegno ragionevole che vedeva nelle opere PNRR il rimpiazzo del boom dei bonus. Sui dati degli appalti bisogna andare fino in fondo per spiegare differenze di numeri tanto grandi. E l’area grigia degli affidamenti senza pubblicità chi la sta monitorando? Su questo quadro incerto è piombato l’incidente di Brandizzo che racconta l’arretratezza delle procedure di sicurezza del lavoro, altra emergenza da affrontare subito – di Giorgio Santilli
CODICE 36: DIMENTICANZA O SCELTA?
Il vincolo di durata, presente nel codice 50 sia per i settori ordinari che per quelli speciali, è rimasto soltanto per i primi nel nuovo codice, fissato a un massimo di quattro anni. Ora diversi scenari sono possibili: tra questi anche la procedura di infrazione o la modifica del decreto legislativo 36: a richiederla potrebbe essere la stessa commissione Ue nella valutazione sull’attuazione del PNRR – di Gabriella Sparano
LA CHIMERA DELLA CENTRALITA' DEL PROGETTO
Il CNI: anche l’ANAC denuncia distorsioni di costi, la riforma va modificata. Ma non c’è solo questo: equo compenso, decreto parametri, incentivi ai progettisti PA sono gli altri temi che scuotono il mondo delle professioni e dell’ingegneria. Il codice ha fatto le sue scelte: centralità dell’impresa, mentre la centralità della progettazione non è più richiamata neanche come principio. Dibattito assente – di Giorgio Santilli