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AUTORITA' DEI TRASPORTI
Da una parte il presidente rivendica i risultati raggiunti, dall’altra denuncia la lentezza del percorso di estensione dei nuovi modelli regolatori a tutte le concessionarie. Il Governo sottrae alla regolazione tutte le competenze sull’autotrasporto mentre le estende sui porti per raggiungere gli obiettivi PNRR. Passi avanti su aeroporti e ferrovie. L’obiettivo per il futuro è accrescere il ruolo nel PNRR con la spinta UE e acquisirne uno nuovo nelle azioni di vigilanza sulla sostenibilità economica degli investimenti – di Giorgio Santilli
I NUMERI DEL CRESME
La frenata è molto più forte che per il mercato dei lavori: oltre al cambio di normativa per la piena operatività del codice 36, pesano qui il mancato coordinamento con la legge 49 sull’equo compenso e la probabile fine della stagione delle gare del PNRR. I dati: a luglio soltanto 301 avvisi per un importo di 45 milioni, ad agosto 255 avvisi per 148 milioni di euro. A giugno erano andati in gara 1.124 milioni di euro con 1.253 avvisi, un record storico – di Giorgio Santilli
INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CNAPPC
«Codice distratto sulle professioni tecniche, ha prevalso la visione giuridico-normativa che mette al centro l’appalto. La cancellazione del concorso a due fasi ha distrutto il processo di partecipazione che stava crescendo, soprattutto tra i giovani: bisogna ripristinarlo. Urgente un decreto-legge correttivo che riporti anche a dieci anni la validità dei titoli per qualificarsi, abbiamo predisposto un pacchetto di norme solo sugli aspetti fondamentali, per non diluire la discussione. Pronta la proposta delle professioni tecniche sul decreto parametri» – di Giorgio Santilli
IL DECRETO LEGGE MEZZOGIORNO
Dalla “seconda gamba” dei fondi UE di Bersani al “bancomat” di Tremonti all’ambizioso Piano Sud 2030 mai decollato e ora cassato definitivamente. Tutti i poteri passano al ministro per l’Europa che dovrà presentare una riprogrammazione totale delle risorse 2021-2027 senza più interlocuzione con la Conferenza Stato-Regioni: l’obiettivo è uno strumento agile per rifinanziare anzitutto gli interventi stralciati dal Piano di ripresa e resilienza. Stop alla pianificazione, entrano in campo gli “accordi per la coesione” da firmare con Regioni e ministeri – di Giorgio Santilli
LE NUOVE NORME ALLA PROVA
Il disciplinare di gara della prima grande opera stradale che applica l’articolo 60 (lotti 1 e 4 della SS 291 per un importo di 183,6 milioni) prevede il recupero dell’80% dell’incremento di costo soltanto sull’aumento superiore al 5%: è un’interpretazione destinata ad aprire un confronto ampio perché penalizza le imprese e non appare conforme alla norma di legge. Inoltre, le rilevazioni degli indici sono mensili ma si applicano soltanto semestralmente – di Giorgio Santilli
LA LUNGA FINE DEL 110%
Si è rischiato il tracollo della finanza pubblica, evitato per l’intervento del Governo di novembre 2022. Ma si tace il contributo dato alla crescita e all’occupazione in momenti bui, lo straordinario successo dei bonus edilizi nel corso di un ventennio, la necessità di una politica alternativa di sostegno agli investimenti e al PIL (con il PNRR che resterà fermo a lungo) e di una politica per la decarbonizzazione degli immobili. Il dopo-Superbonus è ancora lontano ma non c’è più tempo: nella legge di bilancio va trovata anche la soluzione ai crediti incagliati – di Giorgio Santilli
L'ASSENZA DI UNA ROTTA
Non si vede l’exit strategy sul 110% né una conclusione a breve del percorso di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: salta così il disegno ragionevole che vedeva nelle opere PNRR il rimpiazzo del boom dei bonus. Sui dati degli appalti bisogna andare fino in fondo per spiegare differenze di numeri tanto grandi. E l’area grigia degli affidamenti senza pubblicità chi la sta monitorando? Su questo quadro incerto è piombato l’incidente di Brandizzo che racconta l’arretratezza delle procedure di sicurezza del lavoro, altra emergenza da affrontare subito – di Giorgio Santilli
CODICE 36: DIMENTICANZA O SCELTA?
Il vincolo di durata, presente nel codice 50 sia per i settori ordinari che per quelli speciali, è rimasto soltanto per i primi nel nuovo codice, fissato a un massimo di quattro anni. Ora diversi scenari sono possibili: tra questi anche la procedura di infrazione o la modifica del decreto legislativo 36: a richiederla potrebbe essere la stessa commissione Ue nella valutazione sull’attuazione del PNRR – di Gabriella Sparano
DATI ANCE-INFOPLUS
Una nota dell’Associazione costruttori smentisce i timori di queste settimane. Il paradosso è che il mercato è salvato da molti progetti che ora il Governo vuole stralciare dal PNRR. Il rischio è che finiscano in un buco nero. costretti a fermarsi per mancanza di fondi. Bene la circolare Salvini che ha evitato la paralisi consentendo ai progetti PNRR dei comuni non capoluogo di andare in gara con le vecchie regole. Ora bisogna capire se si è trattato di una prova di buona volontà isolata di alcune amministrazioni e della chiusura di un ciclo o dell’avvio di uno nuovo – di Giorgio Santilli
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI LEGACOOP
«Concordo con il presidente Carbone che, costruita la Ferrari, bisogna qualificare il pilota, ovvero le stazioni appaltanti, altrimenti la riforma resta un’operazione a metà. Nella fase attuativa può esserci spazio per linee-guida e bandi-tipo dell’ANAC, contengono istruzioni che aiutano le amministrazioni. Rischiano il blocco una serie di opere urbane in concessione se non prevediamo anche lì compensazioni al caro-materiali» – di Giorgio Santilli