INTERVISTA AL PRESIDENTE DI LEGACOOP

Gamberini: revisione prezzi anche nei servizi, non torniamo a gare con 150 offerte

«Concordo con il presidente Carbone che, costruita la Ferrari, bisogna qualificare il pilota, ovvero le stazioni appaltanti, altrimenti la riforma resta un’operazione a metà. Nella fase attuativa può esserci spazio per linee-guida e bandi-tipo dell’ANAC, contengono istruzioni che aiutano le amministrazioni. Rischiano il blocco una serie di opere urbane in concessione se non prevediamo anche lì compensazioni al caro-materiali» – di Giorgio Santilli

Revisione prezzi nei lavori ma ancora di più nei servizi, offerta economicamente più vantaggiosa, in house, affidamenti e procedure senza gara, ruolo dell’ANAC e dei suoi atti: il presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, parla a tutto campo, in questa intervista esclusiva al Diario dei nuovi appalti, delle criticità di questa delicata fase di prima attuazione del nuovo codice. «Vorrei anzitutto sottolineare che sono d’accordo con il presidente Luigi Carbone quando dice che dopo aver costruito una Ferrari occorre qualificare il pilota, ossia le stazioni appaltanti, altrimenti la riforma rimane un’operazione a metà». E sugli affidamenti senza gara formale è molto netto: «Ci sono aspetti critici, ma noi non vogliamo certamente tornare indietro, alle gare con 150 offerte di un tempo»

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