INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CNAPPC

Miceli: l’equo compenso va commisurato alla qualità della prestazione, la soluzione è il concorso di progettazione

«Codice distratto sulle professioni tecniche, ha prevalso la visione giuridico-normativa che mette al centro l’appalto. La cancellazione del concorso a due fasi ha distrutto il processo di partecipazione che stava crescendo, soprattutto tra i giovani: bisogna ripristinarlo. Urgente un decreto-legge correttivo che riporti anche a dieci anni la validità dei titoli per qualificarsi, abbiamo predisposto un pacchetto di norme solo sugli aspetti fondamentali, per non diluire la discussione. Pronta la proposta delle professioni tecniche sul decreto parametri» – di Giorgio Santilli

«I princìpi esposti nel codice appalti sono tutti condivisibili e hanno assolto al compito di inquadrare le problematiche principali, ma il codice non è riuscito a tradurli in un quadro di norme completo e coerente e ha trascurato aspetti fondamentali della progettazione che erano presenti nel decreto legislativo 50. Alla fine, il codice si dimostra figlio di una visione che ha al centro gli aspetti giuridico-normativi dell’appalto, con una ossessione per la realizzazione delle opere, a scapito di tutto ciò che è propedeutico all’appalto: progetto, partecipazione e processi autorizzativi». Il presidente del CNAPPC, Francesco Miceli, tenta una sintesi delle posizioni degli architetti sul codice degli appalti e in particolare su questa prima fase attuativa che già dovrebbe introdurre «sostanziali correzioni».

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

GS

In archivio
APERTO IL 67° CONGRESSO DEGLI INGEGNERI
La relazione introduttiva contesta le «scelte politiche» fatte sulle norme per la progettazione e chiede di spostare l’attenzione sui tempi decisionali della PA che sono la vera causa di ritardo. Bene le correzioni al PNRR, i bonus edilizi vanno proporzionati al reddito ma bisogna continuare la politica di risparmio energetico, nel testo unico dell’edilizia si deve eliminare l’attestazione di doppia conformità. Redditi medi in crescita del 28%, il fatturato del settore dei servizi di ingegneria vale 12 miliardi (7,9 nel 2020). Riforma dell’Albo con una unica sezione – di Giorgio Santilli
I DATI ONSAI
Non è solo flessione congiunturale data dall’operatività delle nuove regole e dal rallentamento del PNRR: la scelta di puntare “di regola” sul concorso a una fase rispetto a quello a due fasi rende poco praticabile lo strumento e segna un cambiamento strutturale del mercato dell’architettura. Nel 1° semestre 2023 i concorsi erano stati 348 (58 al mese), nel trimestre luglio-settembre 2022 erano 410. Nello stesso trimestre 31 concorsi nel 2019, 40 nel 2020, 22 nel 2021 (nella foto il Beaubourg progettato da Renzo Piano e Richard Rogers grazie alla vittoria in concorso) – di Giorgio Santilli
RITARDI ISTITUZIONALI
Il sito dell’Autorità continua a citare l’articolo 10 del decreto legislativo 163/2066 nonostante sia stato abolito il 19 aprile 2016, mentre non si prende atto che con il codice 36 il Responsabile Unico del Procedimento è diventato Responsabile Unico del Progetto, ha assunto una posizione più centrale nel sistema degli appalti, ha acquisito nuovi compiti e supervisiona i Responsabili “di fase”, se nominati. Ma questi nuovi profili al momento non sono considerati nella piattaforma dell’Autorità e non può essere comunicata la loro nomina – di Gabriella Sparano
CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla NADEF 2024-2026. Il rapporto deficit/Pil cresce nel 2024 dal 3,6% tendenziale (cioè senza interventi) al 4,3% programmatico (con gli effetti delle politiche del governo), liberando risorse per 14 miliardi nella legge di bilancio. Per il ministro dell’Economia Giorgetti «se il debito non scende come dovrebbe è per effetto del Superbonus»: gli 80 miliardi di extracosti già evidenziati in passato sono spalmati «in quattro comode rate», ha ironizzato il ministro. Il PIL programmatico previsto dal Governo per il 2024 è dell’1,2%.
PNRR
Grande esultanza di molti esponenti della maggioranza di centrodestra per «l’approvazione, da parte dell’Unione europea, della quarta rata». Non si tratta, però, della promozione della commissione dopo uno di quei durissimi assessment in cui si indicano i risultati raggiunti e le zone d’ombra in alcune centinaia di pagine. Si tratta invece dell’approvazione delle modifiche dei target contenuti nella quarta rata, con lo slittamento o il ridimensionamento di alcuni obiettivi. Ora, quindi, comincia il vero esame di merito, così come è in corso l’esame sulla revisione generale del Piano (g.s.)
SICUREZZA E PERDITE
Slitta dal 20 settembre a fine ottobre il termine fissato dal Ministero delle infrastrutture per la presentazione, da parte delle regioni, delle proposte da inserire nel nuovo Piano idrico nazionale, anticipato dal Diario dei nuovi appalti. Il rinvio è stato deciso per dar modo alle Regioni di presentare gli studi e le analisi di fattibilità considerati di grande importanza nel percorso di valutazione che sarà svolto dal MIT sui progetti presentati. Nel Piano rientreranno d’ufficio anche i 2,4 miliardi di progetti finanziati dal PNRR che stanno andando avanti nel percorso di attuazione.
WEBUILD
«Il reclutamento e la formazione di personale sono strategici perché il piano di sviluppo infrastrutturale in Italia prosegua a ritmi serrati. Il Gruppo Webuild sta lavorando in 31 principali progetti nel Paese, con circa 16.300 persone già all’opera e la previsione di assumerne altre 9.500 nel 2024-2026, tra operai e staff. Solo nel 2022 abbiamo assunto 15.000 persone, di cui circa il 40% under 30. Uno sforzo titanico, sia sotto il profilo del reperimento delle risorse sia della loro formazione, ma fondamentale per modernizzare le infrastrutture». Lo ha detto l’ad di Webuild Pietro Salini