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IL PARERE DI PRECONTENZIOSO 101
Dopo aver a lungo invitato il governo a risolvere l’incertezza normativa anche per evitare la crescita dei costi degli appalti, l’Autorità anticorruzione interviene pesantemente sulla questione con un’interpretazione che scatenerà fortissime discussioni in quanto considera prevalenti le norme del codice degli appalti su quelle della legge 49 e legittima gli operatori che applicano integralmente le prime escludendo la seconda – di Giorgio Santilli
L'AUDIZIONE DEL PRESIDENTE ANAC ALLA CAMERA
“I lavori del PNRR ora entrano nella fase attuativa, bisogna prestare molta attenzione”. Giudizio positivo sulla strumentazione per la lotta alle truffe, ma “bisognerebbe rafforzare la Piattaforma unica della trasparenza messa disposizione dall’ANAC”. Perplessità invece sull’introduzione della patente a punti per garantire maggiore sicurezza del lavoro: “Sarebbe meglio collegare i dati ANAC, INPS e INAIL e farli confluire nel fascicolo virtuale dell’operatore economico”. Ennesimo invito al governo e al Parlamento a superare l’incertezza normativa sull’equo compenso – di Giorgio Santilli
LETTURA ORIGINALE DEI DATI OICE (E NON SOLO)
Se i dati sull’ingegneria nel bimestre si scompongono, i 46 milioni in gara a gennaio diventano 102 a febbraio e le 38 gare sopra soglia UE diventano 71. Siamo molto al di sotto della fisiologia, ma i dati di febbraio sono comparabili (in negativo) con quelli precedenti al 2023 e, ancor più, con quelli precedenti al PNRR. Anche per i lavori gennaio è stato un buco nero: CRESME ha rilevato 625 gare per 628 milioni, mentre sul sito della pubblicità legale ANAC sono stati pubblicati 28 bandi di lavori sopra soglia (a febbraio 102). Marzo ci dirà se siamo usciti dal tunnel – di Giorgio Santilli
IL QUESITO
Il regime di favore che il codice 36 riserva all’appalto “interno”, liberalizzandone la scelta in alternativa al ricorso al mercato e alla cooperazione con altro soggetto pubblico, non arriva fino a consentire di cancellarne ogni traccia. Viceversa l’ANAC ricorda le tre funzioni del CIG: assicurare pubblicità e trasparenza, identificando univocamente una procedura di affidamento; consentire l’adempimento degli obblighi contributivi; tracciare i flussi finanziari verso soggetti terzi. Solo quest’ultima funzione è esclusa per l’in house, le altre due vanno rispettate – di Gabriella Sparano
REGOLE E DEROGHE
Fino al 30 giugno 2024 possibile anche a mezzo PEC verificare l’autenticità della polizza presentata a garanzia dell’offerta, fino a settembre l’interfaccia web per gli affidamenti sotto i 5mila euro, dal 20 febbraio il bonifico per effettuare il pagamento del contributo di gara, dall’8 marzo al 30 settembre la possibilità data agli istituti scolastici di fare alcuni affidamenti mirati prescindendo dalla loro qualificazione, la registrazione in autonomia dei responsabili di fase – di Gabriella Sparano
RADIOGRAFIA DEL DECRETO LEGGE 19/PUNTATA 3
L’operazione definanziamento degli interventi PNC avverrà in due tempi: entro il 2 aprile tutti quelli che allo stato attuale non abbiano conseguito obiettivi di affidamento in appalto già previsti da target e milestone; da maggio in avanti gli interventi che non rispetteranno i nuovi cronoprogrammi. Gli obiettivi raggiunti secondo l’ultima relazione della Ragioneria erano solo il 36% di quelli previsti. Gli obiettivi previsti entro la fine del 2023 erano 204. Nel Piano 30 programmi, 24 autonomi e 6 cofinanziati con il PNRR. La fetta più importante va alle Infrastrutture – di Giorgio Santilli
RADIOGRAFIA DEL DECRETO LEGGE 19/PUNTATA 2
Parte il monitoraggio di tutti gli interventi con dettagli che per il PNC finora non erano mai stati richiesti con puntualità e cadenza regolare. L’operazione più complessa sarà ridefinire le tabelle di marcia di ogni singolo intervento e verificare che sia in linea con gli obiettivi intermedi e finali. In caso di disallineamento parte una procedura guidata da Palazzo Chigi e dal MEF che si dovrà concludere con l’attestazione del soggetto attuatore e dell’amministrazione competente che gli obiettivi saranno rispettati o con l’esercizio di poteri sostitutivi – di Giorgio Santilli
VISTO DALLE IMPRESE
La grande lotteria avviata dal DL sulle risorse messe, tolte, spostate del PNRR e del PNC non è un modello di programmazione efficiente ma rivela un metodo da ultima spiaggia che porta instabilità e grandi dubbi sulla capacità di generare flussi di spesa costante. Il rischio ora è di replicare con FSC e fondi di coesione dove deve essere chiaro un ventaglio di priorità per il territorio. Sulla sicurezza del lavoro non si possono mettere sullo stesso piano imprese improvvisate e imprese solide, microimprese e grandi strutture. Bisogna correggere gli errori sul nascere – di Giorgio Santilli
IL DECRETO LEGGE 19 AI RAGGI X/PUNTATA 1
Fra i destinatari di fondi certi spiccano i Piani urbani integrati che reintegrano tutte le risorse pre-PNRR. Nei tagli ai fondi investimenti dei ministeri pagano il conto più alto la Difesa con 408,2 milioni e le Imprese con 277,8 milioni su un totale di 1.361 milioni, mentre altri 470 milioni arrivano dai ministeri in forma di microtagli ai bilanci. Il grande finanziatore dell’operazione è il Fondo sviluppo coesione con 6.682 milioni che però dovranno essere rimborsati dalla stretta progressiva sugli interventi del PNC in ritardo – di Giorgio Santilli
IL POSITION PAPER DI AIS
Le potenzialità dei processi partecipativi nel manuale messo a punto dall’Associazione infrastrutture sostenibili con grandi operatori come ASPI, ADR, FS, RFI, Enel Green Power, Webuild, Pizzarotti, Ghella. Il presidente Orsenigo: “Il nostro lavoro migliora la qualità delle relazioni e la governance di progetto, riducendo le conflittualità, ma è anche in grado di ridurre significativamente tempi e costi delle opere”. I passi avanti fatti e quelli che mancano in un momento in cui il dibattito pubblico è stato ridimensionato dal codice appalti e si attende il regolamento – di Giorgio Santilli