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IL NUOVO PIANO DI RESILIENZA E IL CODICE 36
In attesa di leggere l’assessment sulla quarta rata, Bruxelles bacchetta ancora l’Italia sugli appalti imponendo un nuovo obiettivo per fine 2023 ma pretende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della direttiva del ministro Salvini che apre alle gare sotto-soglia: nessuna richiesta di correzione legislativa. L’alleggerimento della quinta e sesta rata porterà meno risorse nelle casse dello Stato. A dicembre 17 obiettivi in meno – di Giorgio Santilli
L'INTERPRETAZIONE
Sia il codice 36 che la legge 49 mettono il principio dell’equo compenso in relazione alla prestazione d’opera intellettuale: torna utile la distinzione fra incarico professionale e prestazione di servizio tracciata limpidamente dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. Nel contratto di appalto l’esecutore si obbliga nei confronti del committente al compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro, con organizzazione dei mezzi necessari di tipo imprenditoriale e assunzione in proprio del rischio di esecuzione della prestazione – di Gabriella Sparano
L'INTESA CON LA COMMISSIONE UE
Salvini perde la Circonvallazione di Trento (930 milioni) ma ottiene fondi aggiuntivi per il Terzo valico (290 milioni), la Brescia-Padova (800 milioni), i treni green (1,1 miliardi) e il piano per la sicurezza idrica (1 miliardo). Recuperati 3,1 miliardi dei progetti comunali inizialmente stralciati. Resta il nodo dei finanziamenti sostitutivi per i progetti esclusi: il decreto-legge dovrà anzitutto definire questo quadro, ma si registra il malumore di Giorgetti. Repower EU vale solo 11,2 miliardi ma ha la riforma che semplifica le procedure per gli impianti energetici – di Giorgio Santilli
LA CONVENTION DI VICENZA
Frena la capo ufficio legislativo del MIT, Elena Griglio: “Il decreto legislativo con le modifiche a fine 2024”. Ma Erica Mazzetti (Forza Italia) si schiera con i costruttori: il correttivo va fatto. Antonio Ciucci: “Per superare i monopoli bisogna consentire alle imprese di crescere, ma le imprese crescono nel mercato e se il mercato è chiuso dal codice degli appalti, non possono crescere”. Schiavo: “Ecco il pacchetto delle nostre correzioni al codice per attuarlo meglio”. Michele Pizzarotti: “Serve una revisione prezzi come in Francia o non siamo competitivi” – di Giorgio Santilli
LA CONVENTION DEI COSTRUTTORI A VICENZA
I dati dell’ANCE parlano di un dimezzamento dei tempi per le opere di oltre 100 milioni di euro e di una riduzione del 27% per le opere sotto il milione, ma l’associazione chiede una riduzione della soglia fino alla quale sono consentiti affidamenti diretti e procedure negoziate. Intanto si sblocca la partita fra governo e commissione UE sul PNRR con il dietrofront di Salvini sulla concorrenza: la circolare del ministro lascia libere le stazioni appaltanti di decidere le procedure di affidamento sotto soglia, con o senza gare – di Giorgio Santilli
IL MOOD DI CHI OPERA NEGLI APPALTI
A cinque mesi dalla piena operatività del codice 36 le sentenze riguardano ancora in larga prevalenza norme del codice 50. Il 93% di chi opera nelle stazioni appaltanti e nelle imprese ritiene che l’assenza di pronunce sul nuovo codice sia dovuta al numero ristretto di appalti pubblicati, il 7% è convinto che gli affidamenti diretti prevalenti non generino contenzioso. Chi ha ragione? Il confronto con i dati dell’Autorità pubblicati dal Diario – di Gabriella Sparano
I DATI SUGLI APPALTI DELL'AUTORITA'
Dal 1° luglio avviate 36.580 procedure di affidamento per 36 miliardi, le gare aperte e ristrette totalizzano 18 miliardi, tanto quanto la somma di affidamenti diretti singoli o in adesione a convenzione, procedure negoziate sotto soglia, procedura negoziata senza gara dei settori speciali, procedura negoziata senza pubblicazione di avviso. La fotografia cambia se si escludono le grandissime opere e se si considerano, anziché gli importi, il numero degli appalti: con questa chiave le gare contano solo per il 4% Da oggi la kermesse Ance a Vicenza sulle opere pubbliche – di Giorgio Santilli
LA CONVENTION DI COIMA
“Il fattore cruciale nel percorso della rigenerazione sarà ancora la transizione energetica, fondamentale la collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo ambientale, sociale ed economico delle nostre città e la creazione di quartieri sostenibili e accessibili”. L’ad prevede il boom del prefabbricato, spinto dalla digitalizzazione: crescerà del 70% entro il 2030. Il responsabile degli Investimenti di Coima Bonfiglioli: “Solo gli immobili di classe energetica elevata sono in grado di proteggere e addirittura incrementare i valori”. – di Giorgio Santilli
IL RAPPORTO L'ITALIA CHE RICICLA
Assoambiente ha presentato il Rapporto annuale da cui emerge ancora una volta che l’Italia è in Europa un Paese virtuoso, ma deve affrontare alcune criticità e ha lanciato dieci proposte per un’Agenda di lavoro 2024-2025. Il presidente Testa: rimuovere tutti gli ostacoli normativi, giuridici ed economici che frenano lo sviluppo trasversale alle diverse filiere. Berardi (REF): PNRR scritto dal basso e dai territori, è mancata una strategia sovraordinata che definisse una programmazione sulla base di fabbisogni e obiettivi – di Giorgio Santilli
IL 3° RAPPORTO CAMERA-ANAC-CRESME
Le risorse coprono il 75% del fabbisogno degli interventi programmati. Tra gennaio 2021 e agosto 2023 aggiudicati oltre 163 miliardi di euro di lavori di cui il 52% (85 miliardi) relativi a opere PNRR. Rispetto al maggio 2022 il costo complessivo è cresciuto del 15% (54 miliardi) per i rincari dei costi di produzione ma anche per il ritorno del Ponte sullo Stretto di Messina nel programma. Le opere in corso passano da 64,5 miliardi del maggio 2022 a 86,5 miliardi. Crescita forte anche per i lavori contrattualizzati che passano da 10.125 a 32.038 milioni. – di Giorgio Santilli