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CORTE DEI CONTI
di Gabriella Sparano
Quella principale risiede nella loro causa contrattuale e nell’oggetto della prestazione. La deliberazione n. 89/2025/VSG del 24/07/2025 della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna.
SOTTO ESAME L'ARTICOLO 94, COMMA 6
di Gabriella Sparano
Il giudice amministrativo rileva l’incompatibilità della norma nazionale con quella comunitaria laddove la prima fissa il termine entro il quale la violazione deve essere sanata al momento della presentazione dell’offerta e non prima dell’aggiudicazione.
TAR LAZIO-ROMA
di Gabriella Sparano
La sentenza n. 14113 del 17/07/2025, richiamandosi a precedenti giurisprudenziali (come Cons. Stato, sez. IV, 28.04.2021 n. 3418), ribadisce un concetto fondamentale: non è plausibile sostenere che l’interesse all’ostensione sia sempre prevalente per il secondo classificato o che sia comunque automaticamente sussistente.
di Gabriella Sparano
Il ruolo decisivo delle disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs. 36/2023) nel supportare la dichiarazione di incostituzionalità è emerso chiaramente dalle argomentazioni del TAR Calabria (rimettente la questione di incostituzionalità), recepite dalla Corte Costituzionale.
di Gabriella Sparano
Le due ipotesi formulate con la Sentenza del 17/07/2025, n. 14113.
ART. 35 DEL CODICE
di Niccolò Grassi
Il TAR Liguria ha recentemente individuato due direttrici fondamentali: cosa può essere considerato segreto tecnico commerciale e cosa deve essere invece escluso da tale indicazione.
TAR LAZIO-ROMA
di Gabriella Sparano
Con la sentenza n. 13829 del 14 luglio 2025 il giudice ha sottolineato la rigorosa applicazione delle regole procedurali stabilite dai bandi di gara e gestite dalle piattaforme telematiche.
TAR CAMPANIA NAPOLI
di Gabriella Sparano
Con la Sentenza del 14/07/2025, n. 5288, sul ricorso di una società che contestava la propria esclusione dalla gara, il giudice ha respinto tale contestazione, sull’assunto che l’articolo 7 dell’Allegato I.2 al Codice chiarisce che il RUP può svolgere tutte le attività non valutative, mentre la Commissione conserva piena competenza in ordine ai profili tecnico-discrezionali dell’offerta.
L'APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 30 DEL CODICE
di Niccolò Grassi
Due pronunce del Tar Lazio e del Consiglio di Stato tracciano un primo solco interpretativo: l’IA può rappresentare un opportuno supporto all’efficienza amministrativa, ma non un surrogato della discrezionalità; l’adozione di strumenti automatizzati non solleva le stazioni appaltanti dall’obbligo di verifica e motivazione; l’accesso al codice sorgente è subordinato a requisiti stringenti di indispensabilità difensiva.