“Il Pizzarotti Safety Day significa fermare l’attività di tutto il gruppo per un giorno per discutere dei temi della sicurezza, premiare i lavoratori che si sono distinti per il loro contributo in questa attività e nella diffusione di questa cultura e chiederci cosa possiamo fare ancora più per la sicurezza dei nostri lavoratori e delle imprese nostre partner, 2.500 dipendenti diretti e 12mila indiretti, nonostante i nostri risultati siano già ai migliori standard internazionali. Quando in una precedente esperienza lavorativa chiesi al mio amministratore delegato di organizzare un Safety Day, la prima reazione fu una domanda: ma quanto ci costa fermare la produzione per un giorno? Oggi più che mai penso sia fondamentale farlo per rafforzare il messaggio al nostro interno e per ragionare con gli stakeholder esterni”. A parlare è Riccardo Garrè, amministratore delegato di Pizzarotti da sei mesi, nel corso della tavola rotonda che si è tenuta maggio nell’ambito del Safety Day dell’azienda il 15 maggio. Una giornata che è una occasione per incontrare, sia pure in video, oltre venti cantieri dislocati in Italia e nel mondo (dalla Serbia al Kuwait, dal Camerun al Cile) e per mettere in vetrina e condividere con il mondo esterno la propria organizzazione della sicurezza, le ragioni che la muovono, le soluzioni che producono risultati, le regole vecchie e nuove che vanno applicate al meglio. E per evitare di ridurre tutto a un’analisi di procedure formali c’è anche lo spettacolo teatrale “RSPP – Restiamo sani, per piacere” della compagnia del Teatro del Giglio che invita a riflettere sull’intreccio fra gestione dell’attività lavorativa e gestione della vita personale in senso lato, alla ricerca di un equilibrio complessivo che si traduce nella voglia di tornare ogni sera sani e in salute a casa.
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