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De Biasio: senza cessione del credito le fasce più fragili sono escluse dalla riqualificazione

L’amministratore delegato di Gabetti Lab rilancia il tema di una nuova politica per riqualificare il patrimonio abitativo e ricorda che “in un’assemblea condominiale ci sono precari, pensionati, che non sanno che farsene della detrazione”. In Italia il 70-80% della popolazione vive in 10 milioni di condomini, il 60-70% dei quali costruiti negli anni ’60 e ’70. “La riqualificazione del nostro patrimonio abitativo è la grande sfida dei prossimi 30-40 anni e occorre una visione di lungo periodo senza la quale non abbiamo né sostenibilità né credibilità” – di Giorgio Santilli

“Senza cessione del credito, le fasce più fragili della popolazione non avranno la possibilità di riqualificare i loro appartamenti: questo va detto chiaramente e fatto capire a chi dovrà disegnare il perimetro delle nuove agevolazioni per la riqualificazione energetica”. Così ha detto ieri Alessandro De Biasio, amministratore delegato di Gabetti Lab, presentando a Milano l’accordo con Confabitare, associazione di piccoli proprietari immobiliari, proprio per una collaborazione nei servizi inerenti gli interventi di riqualificazione energetica.

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“Riteniamo che il Dl Agricoltura, col divieto dell’agrivoltaico a terra, sia un danno per l’Italia. Nessuno vuole una conversione selvaggia dei terreni agricoli, ma andrebbe fatto un ragionamento sulle aree agricole non più in produzione, che potrebbe essere conveniente convertire al fotovoltaico. Invece il divieto generalizzato non permette valutazioni economiche, non ha la flessibilità necessaria”.