E’ necessario confermare la legittimità delle procedure seguite a partire dal testo unico dell’edilizia per evitare danni irreversibili a cittadini e imprese. E’ questo il percorso obbligato per superare le questioni di normativa urbanistica che stanno bloccando tutte le operazioni immobiliari-costruttive, ora a Milano ma presto in tutta Italia. Il tema è stato al centro del convegno, che si è svolto martedì 7 maggio, nel capoluogo lombardo, tra i rappresentanti del settore, le Istituzioni regionale e comunale e i giuristi. E il confronto ha evidenziato che “l’unica soluzione possibile è una disposizione legislativa nazionale di interpretazione autentica, che confermi inequivocabilmente la legittimità delle procedure adottate in virtù delle norme nazionali di semplificazione in vigore a partire dal Testo Unico dell’Edilizia (DPR n.380 del 6.6.2001) e ampliate poi con ben quattro altri provvedimenti normativi del 2013, 2016, 2020 e 2022”, indica Aspesi. “Se non si troverà urgentemente una soluzione, si causerà un danno irreversibile al mondo immobiliare e a tutta la lunga filiera produttiva dell’edilizia, dalle imprese di costruzione alle industrie che producono per la casa, dai servizi immobiliari ai professionisti, oltre che la fine degli investimenti internazionali sulla rigenerazione urbana del territorio italiano, come ricordato anche dal Sindaco di Milano Beppe Sala. E non si farà nulla per risolvere l’emergenza casa a Milano che affligge molte migliaia di persone”.
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