Giorgio Santilli
Giornalista professionista dal 1990, ha lavorato per 36 anni al Sole 24 Ore che ha lasciato il 1° luglio scorso. Per 30 anni si è occupato di leggi sugli appalti e di infrastrutture, ha creato Edilizia e Territorio, ha diretto la redazione romana del quotidiano dal 2016 al 2023. Il Diario dei nuovi appalti è la prima di una serie di iniziative editoriali che lancerà con il CRESME.
COMMENTO
Caro-materiali, il Consiglio di Stato mette a nudo lo sfascio del sistema di rilevazione
La valutazione del Consiglio di Stato evidenzia, tuttavia, qualcosa di molto più grave di un errore di calcolo o della «discrasia e incongruenza dei dati raccolti» di cui parlano i giudici: qui in gioco c’è l’inadeguatezza scientifica del sistema di rilevazione, a lungo denunciata dalle imprese e da qualche giornale. Il consiglio che si può dare al MIT, oltre ad aggiornare rapidamente i dati e ancora più rapidamente pagare alle imprese il dovuto, è quello di prendere atto dello sfascio complessivo del sistema statistico italiano in materia di lavori pubblici e mettersi alla guida di un movimento che corra ai ripari con una radicale risistemazione. Altrimenti, il rischio è di uccidere nella culla il meccanismo di revisione prezzi previsto dall’articolo 60 che dovrebbe contribuire a normalizzare il settore avvicinandosi agli standard europei.
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GS
Giorgio Santilli
Il BIM è rivoluzione amministrativa, progettuale e costruttiva: non si può partire dal 2025 senza preparare le PA, alzare la soglia a 5 milioni
Una partenza generalizzata dal gennaio 2025 per tutti i progetti sopra il milione di euro non può funzionare, serve più tempo per diffondere l’innovazione e sfruttarne tutte le potenzialità. Per evitare rinvii che pure darebbero l’idea di una rinuncia meglio restringere il numero di progetti e le stazioni appaltanti obbligate a usarlo. L’evoluzione successiva sarà l’adozione della tecnologia Blockchain
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