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PAGANO AMBIENTE E COMUNI
Il ministro per le Politiche Ue, Raffale Fitto, ha presentato ieri alla cabina di regia di Palazzo Chigi la sua proposta di modifica al PNRR che cambia 144 obiettivi e stralcia progetti per 16 miliardi. A pagare ambiente e comuni, saltano i capitoli del dissesto idrogeologico e della rigenerazione urbana. Fitto ha garantito che saranno rifinanziati con altre risorse. Entra il capitolo Repower Eu che finanzia impianti energetici e transizione verde delle imprese per 19 miliardi. Fitto illustrerà il nuovo piano alle Camere il 1° agosto e lo invierà a Bruxelles entro il 31.
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI UTILITALIA
«Le nuove regole spingono l’industrializzazione dei servizi pubblici ma se questo Paese vuole ricostruire un destino comune, anche con le transizioni ecologica e digitale, deve essere più agile negli iter autorizzativi e nella realizzazione dei lavori». Per la crescita una carta da giocare è il project financing – di Giorgio Santilli
DIPARTIMENTO DELLA FAMIGLIA
Con leggero ritardo sono state pubblicate le direttive della Presidenza del Consiglio per chiarire gli obblighi di consegna a carico degli operatori economici e definire i requisiti necessari dell’offerta e le ulteriori misure premiali – di Gabriella Sparano
GARE E CODICE 36
i due avvisi del Sistema dinamico di acquisto della centrale di committenza totalizzano 4,1 miliardi per manutenzioni, servizi di ingegneria e architettura e impianti di energie rinnovabili. Sulla Torino-Lione appalto integrato per l’innesto con la linea storica alla stazione di Bussoleno. Avvisi di RFI sul proprio sito per la qualificazione relativa ad accordi quadro di interventi diffusi sul territorio
EFFETTO PNRR E NON SOLO
Dall’era della lentezza a quella della rapidità. Nel 2021 ci volevano nove mesi per aggiudicare una grande opera e i contratti di progettazione ed esecuzione rappresentavano il 13%. Ma per evitare brutti risvegli è necessario rafforzare il PFTE – di Giorgio Santilli
RICERCA BOCCONI
Francesco Decarolis relatore di una prima tesi magistrale sul nuovo sistema. Nessuna relazione fra punteggio assegnato ed efficacia della performance: pesano più la dimensione dell’amministrazione e il numero delle gare bandite. Se il 25% delle peggiori PA avesse agito come il 25% migliore si sarebbero potuti risparmiare 124 miliardi negli ultimi dieci anni. Le resistenze dell’ANCI e le correzioni peggiorative del Governo Meloni – di Giorgio Santilli
I DILEMMI DEI TECNICI
Il mio esordio con l’esperienza di una negoziata senza bando per un servizio di natura intellettuale. Aiutano a orientarsi il bando-tipo pubblicato dall’ANAC e la giurisprudenza del codice 50 recepita nel nuovo. Le domande (e le risposte) su indagine di mercato, decisione di contrarre e lettera di invito – di Gabriella Sparano
INTERVISTA AL PRESIDENTE ANAC
«Stimavamo 13mila amministrazioni qualificate: sono molte meno, ma ora non bisogna allargare le maglie, semmai stringerle. Servono 100 grandi soggetti pubblici ben qualificati. La riduzione della concorrenza è un dato oggettivo, ma noi garantiremo trasparenza. Frenata a luglio, vediamo se compensata dalle opere PNRR» – di Giorgio Santilli
PERCHE' QUESTO DIARIO
Con l’approvazione delle nuove regole i punti di informazione si sono moltiplicati: questo è un bene per tutto il sistema. Per evitare il caos informativo occorre però uno spazio di confronto credibile che aiuti ad attuare al meglio le norme (e a correggerle, se serve), ma sostenga anche la crescita del settore. Questo è lo spazio che vogliamo creare con il CRESME.
LA PROPOSTA
Il professor Alberto Zito (Tor Vergata): «I contratti pubblici devono contribuire a realizzare le politiche pubbliche». E propone una strada mai sperimentata: «L’autorità politica, soprattutto se elettiva, dia indicazione ai tecnici perché nei bandi di gara e nelle procedure siano valorizzate le proposte di economia circolare, di riciclo dei materiali, di digitalizzazione, di inclusione giovanile»