IL NUOVO PIANO PER IL MINISTERO

Sul PNRR vince la “dottrina Salvini”: cambiare molto per non perdere neanche un euro, anzi conquistarne 138 milioni

Gli investimenti che incassano i maggiori finanziamenti aggiuntivi sono i treni verdi (1.003 milioni), il piano per la sicurezza idrica e la riduzione delle perdite degli acquedotti (1.024 milioni), la Brescia-Padova (800 milioni) e il terzo valico (290 milioni). Ci sono 1.381 milioni destinati a un fondo per l’efficientamento energetico di edifici pubblici e abitazioni di chi ha bassi redditi: è l’erede povero del Superbonus. Anticipato alla quinta rata l’obiettivo di affidamento di tutti gli appalti della Salerno-Reggio Calabria – di Giorgio Santilli

Il tabellone dei nuovi finanziamenti PNRR per il ministero delle Infrastrutture – che sarà uno dei pezzi portanti del nuovo decreto MEF di assegnazione delle risorse ai ministeri in sostituzione di quello del 6 agosto 2021 firmato da Daniele Franco –  è in realtà un grande affresco con vista sulla battaglia della revisione generale del PNRR che si è svolta in questi mesi. E’ anche il trionfo della “dottrina Salvini”: cambiare molto per non perdere neanche un centesimo e anzi conquistarne altri  138 milioni, di euro. La sua squadra ha saputo giocare, più preparata di tutte le altre compagini ministeriali sulle tecnicalità del Recovery Plan. Non è storia di oggi, vale dall’inizio del PNRR e il primo posto in classifica fra i ministeri beneficiari del decreto MEF lo testimonia; ma oggi questa capacità è uscita confermata in pieno dalla battaglia, in cui Matteo Salvini ha aggiunto la sua grinta, soprattutto nei faccia a faccia con Raffaele Fitto. Un confronto che ha toccato oggetti che in questo Paese hanno fatto tremare (e spesso affondato) parecchi politici: rispondono al nome di codice degli appalti o Terzo Valico, solo per fare due esempi nobili.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

GS

In archivio
TAR VENEZIA
di Gabriella Sparano
L’ipotesi è valida in caso di interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse collettive. Essa, pertanto, è sì espressione dell’esercizio di un potere discrezionale dell’amministrazione, ma deve essere sorretta da sopravvenuti motivi di pubblico interesse e mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento, o anche da nuova valutazione dell’interesse pubblico originario.
TAR LOMBARDIA-MILANO
di Gabriella Sparano
Anche il criterio di selezione del contraente rientra tra le regole che, se fissate e comunicate agli operatori economici, autovincolano la stazione appaltante, che poi non può decidere di applicare, in corso d’opera, regole diverse, neppure se queste risultino più funzionali al perseguimento del risultato auspicato.
Le Pad e il Contact Center Anac
di Gabriella Sparano
Già dalla giornata del 9 dicembre riscontrano difficoltà nel confermare gli appalti e nello staccare il CIG, operazioni bloccate dall’errore ERR9999 – errore generico. Ecco la lista delle modifiche in corso
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…