I RINNOVI AI VERTICI DELLE PARTECIPATE

Si apre la stagione delle nomine di Stato: in prima linea FS e CDP ma ci sono 694 poltrone da assegnare

Si sta per aprire una delle più ampie tornate di nomine nelle partecipazioni statali fra posti in cda e revisori dei conti nelle partecipate dirette e indirette. Per le Ferrovie in pole position Donnarumma come ad e Mazzotta alla presidenza, mentre Ferraris andrebbe a Netco, la società della rete fissa TIM ceduta a KKR. Il nodo Ragioneria. Probabile la riconferma di Scannapieco a Cassa Depositi e Prestiti. Sono i giganti di stato che rivestono un ruolo centrale nell’attuazione del PNRR. Ma in ballo ci sono anche Rai, Saipem, Gse, oltre a un lungo elenco di società controllate – di Red.Diar.

Si stringono i tempi per il rinnovo dei vertici in scadenza delle società controllate dallo Stato. Con l’avvicinarsi delle assemblee degli azionisti, i giochi entrano nel vivo e, dopo la tornata di nomine dello scorso anno con le nomine dei board delle partecipate pubbliche quotate, il Governo Meloni affronta questo nuovo dossier. Il numero delle poltrone da rinnovare basta da solo per indicare la portata della posta di gioco nella nuova mappa del potere economico in mano pubblica: tra consigli di amministrazione e collegi sindacali, le nomine sfiorano quota 700. In cima alla lista, ci sono le big controllate direttamente dal Mef, come Ferrovie dello Stato e Cassa Depositi e Prestiti, i due grandi motori della macchina del PNRR, i cui vertici erano stati scelti nel 2021 dal Governo Draghi.

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In archivio
UN ESEMPIO DA SEGUIRE
L’ad Garrè: “Fermiamo l’attività del gruppo per un giorno per discutere di questi temi e premiare i lavoratori”. Paolo Pizzarotti: “Priorità da sempre, i risultati ci collocano fra i migliori standard internazionali”. Regina De Albertis: “Per il settore è fondamentale mettere sotto controllo la filiera, la strada è il contratto unico per la sicurezza estesa a tutti i lavoratori del cantiere”. Il direttore del CRESME Bellicini ricorda che gli infortuni erano 110.529 nel 2003, c’è stata poi una lunga discesa fino ai 38.594 del 2017 per poi risalire a 41.454 nel 2022 – di Giorgio Santilli
IL RAPPORTO AGICI-ACCENTURE
Nel mondo aziendale otto CEO su dieci stanno iniziando a comprendere come utilizzare la Generative AI ma servirà intervenire sulla formazione. Grazie all’intelligenza artificiale, le Utilities italiane vedranno una trasformazione della propria attività su un 40% delle ore lavorate. Nei prossimi dieci anni, sei lavoratori su dieci nel nostro Paese verrà riqualificato – di Mauro Giansante
L'ATTO PRELIMINARE SULLE INFORMAZIONI INTEGRATIVE
Non esiste altra via che rispondere puntualmente alla lunga carrellata di richieste della commissione di Valutazione di impatto ambientale per completare il progetto e farne un’opera all’altezza della sfida che la soluzione progettuale prescelta comporta: un lavoro unico al mondo per lunghezza della campata che deve dare la massima garanzia ingegneristica, ambientale, di sicurezza. Se il Ponte si farà dovrà essere anche un campione di sostenibilità, come promesso. E per esserlo bisogna superare gli esami senza addurre la fretta come motivazione per chiedere sconti – di Giorgio Santilli
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…