L'Intervento

La nuova sfida di infrastrutturazione del Paese non è solo una questione di PNRR

L’eccezionale crescita degli appalti di opere pubbliche non è solo una questione legata al PNRR e non riguarda solo opere che devono essere realizzate entro il 2026. – di Lorenzo Bellicini

L’eccezionale crescita degli appalti di opere pubbliche non è solo una questione legata al PNRR e non riguarda solo opere che devono essere realizzate entro il 2026. Certo l’impatto delle risorse legate al PNRR è importante e sta dando al mercato delle opere pubbliche una ulteriore spinta eccezionale nel 2022 e nel 2023, talmente eccezionale da mettere in discussione la capacità realizzativa del Paese, ma la riscossa delle opere pubbliche è iniziata ben prima del 2022. La dotazione di risorse per le opere infrastrutturali strategiche risale alle leggi di finanziamento del 2014 e del 2015 quando si è avviato un nuovo ambizioso programma di infrastrutturazione, potremmo dire di modernizzazione del Paese.

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In archivio
INTERVENTO
di Rosamaria Berloco
Il pagamento diretto del titolare del sub-contratto, la tutela per i suoi dipendenti in caso di mancato adempimento del datore di lavoro, la previsione di illecito professionale nel caso di grave inadempimento dell’appaltatore verso i subcontraenti, il sistema di qualificazione degli operatori economici con gli obblighi sulle opere scorporabili sono tutti elementi del favor legislativo della promozione delle aziende di minori dimensioni
INTERVENTO
di Luigi Donato
Il comma 3 dell’articolo 106 deriva da una sperimentazione di gestione digitale fatta da Bankitalia, GdF e IVASS con CeTIF, SIA e Replay su 350 casi: ridotte le frodi del 30% e i costi fra 10 e 50%. Circolari e suggerimenti alle stazioni appaltanti su come usare le norme di legge per centrare l’obiettivo di una maggiore tutela. Per garantire una buona applicazione serve però ancora la forte collaborazione fra le Autorità (Bankitalia, Antitrust, ANAC e IVASS) che già nel 2020 portò a un documento comune di sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni
LA RESPONSABILE GARE RISTORAZIONE DI CAMST GROUP
di Carlotta Pinghini
L’obbligo confermato dall’articolo 60 del codice 36 di inserire la clausola in tutti i documenti di gara è un buon inizio, ma la forte asimmetria degli incrementi di costo (con le punte nelle derrate alimentari e nell’energia) rende molto dubbio che si possa utilizzare il solo indice dei prezzi al consumo per tutti i contratti di servizi. Bisognerebbe invece elaborare e utilizzare indici più specifici e aderenti alla effettiva dinamica se non dei singoli contratti, almeno di settori omogenei
NO AL SUBAPPALTO A CASCATA
Il sindaco e commissario del Giubileo 2025, Roberto Gualtieri, ha firmato un protocollo con le associazioni datoriali del settore edile e con i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Roma e Lazio sulla realizzazione delle opere edili del Giubileo. “Riteniamo fondamentale che il Protocollo abbia gli strumenti per arginare la giungla degli appalti, dando centralità al contratto dell’edilizia, vietando il subappalto a cascata e adottando nelle procedure di gara l’offerta economicamente più vantaggiosa”, ha detto Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea di Roma e del Lazio
CONFINDUSTRIA SERVIZI HCFS
Soddisfazione per la giornata di confronto in Europa sugli appalti del cleaning, del food e dei servizi di sicurezza. Lorenzo Mattioli, Presidente di EFCI e Confindustria Servizi HCFS: “La legislazione della UE in materia di public procurement ha dieci anni. La nostra società e la nostra economia sono cambiate da allora: siamo passati da una fase di inflazione praticamente nulla a un aumento costante e ripetuto dei prezzi, dei materiali e dei costi, sia industriali che della vita. I servizi che forniamo sono la malta che tiene insieme le nostre società. Era importante cominciare a parlarne”.
CONFINDUSTRIA
“Senza crescita non ci saranno le risorse per pagare il debito e il welfare non starà in piedi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nell’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Bonomi ha aggiunto che non ci sono passi avanti sulla crescita strutturale, ma che “possiamo cambiare con il PNRR, il settennato della coesione e il tema delle riforme che il Paese non sta affrontando e che ci permetterebbero di eliminare i colli di bottiglia e recuperare competitività”. Sulle modifiche al PNRR, auspica che “resti la quota del 40% al Sud”.
ISTAT/1
Si è azzerato il PIL dell’Italia nel terzo trimestre 2023. Sia il dato congiunturale (su precedente trimestre) che quello tendenziale (su terzo trimestre 2022) segnano infatti un’assoluta stazionarietà. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.