L'INTERVENTO

Digitalizzazione degli appalti: occorre coinvolgere tutti gli attori della filiera per farne una leva di modernizzazione e trasparenza

di Enzo Pelle (*)
Preparare l’ingresso del digitale nella progettazione e negli appalti con l’utilizzo di tutte le risorse disponibili, ma soprattutto attraverso un percorso condiviso delle varie componenti della filiera produttiva.
(*) Segretario generale FILCA-CISL

L’obbligo scattato a gennaio 2024, che prevede la digitalizzazione per ogni genere di appalto e contratto pubblico, sta mettendo in difficoltà l’intero sistema di gara. Principale cardine dell’istituto è la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) gestita dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. I cambiamenti ci colgono sempre impreparati: l’e-procurement, la digitalizzazione dell’appalto, costituiva già un obiettivo delle Direttive Ue del 2014 in materia di contratti pubblici, in quanto idoneo a “semplificare la pubblicazione degli appalti e accrescere la trasparenza”. Inoltre, aumenta le possibilità per tutti gli operatori economici, anche i più piccoli, “di partecipare a procedure d’appalto nell’ambito del mercato interno”. Disciplina poi inclusa nel precedente Codice degli appalti (Dlgs 50/2016). Questo obbligo, nonostante gli anni trascorsi da quella data, prima del Dl 36/2023, non aveva ancora trovato piena attuazione. È un processo che, al netto dei ritardi odierni nella registrazione certificata delle stazioni appaltanti, ha avuto un periodo di gestazione molto lungo e di non semplice risoluzione.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

In archivio
LE NORME DEL DL 77/2021 E IL RAPPORTO CON IL CODICE 50
di Niccolò Grassi
La dualità di orientamenti non rappresenta solo una questione tecnica, ma riflette una tensione più profonda tra innovazione e stabilità, tra desiderio di evoluzione normativa e necessità di certezze giuridiche. In attesa dell’intervento del Consiglio di Stato, l’incertezza persiste.
di Niccolò Grassi
L’avvalimento di garanzia è escluso dall’articolo 104 del nuovo codice ma sopra soglia è ammesso in forza dell’applicazione della direttiva Ue
LE INNOVAZIONI DEL CODICE 36
di Niccolò Grassi
Una delle più importanti novità introdotte dal nuovo Codice dei contratti pubblici è l’aver finalmente istituzionalizzato il c.d. principio del risultato. È proprio l’art. 1, comma 1, del Dlgs 36/2023 a prevedere oggi che “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza”.
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…
IL RAPPORTO
Il settore delle costruzioni tra Pnrr, bonus fiscali, tassi di interesse, capitale umano e sfide ESG resta il principale motore dell’economia italiana, nonostante cominci a mostrare i primi segnali di indebolimento dovuti a conflitti e tensioni geopolitiche. La fotografia è quella scattata dall’ultimo Report sul 2023 e sui primi mesi del 2024 della filiera delle costruzioni del Centro Studi Argenta Soa, società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche e inviato alle commissioni competenti di Camera e Senato – di Giusy Iorlano
SOSTENIBILITA'
Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni di euro, investendo inoltre più di 485 milioni nelle infrastrutture della provincia, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Sono i dati contenuti nell’ottava edizione del Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni…