Articoli

LA CONFERMA DAL TAR LAZIO
il criterio da utilizzare per tracciare il perimetro del concetto di ente pubblico muta a seconda dell’istituto o del regime normativo che deve essere applicato. Anche a livello comunitario non esiste, come la Corte di Giustizia europea ha più volte affermato, un concetto unitario di Pubblica Amministrazione che si allarga nel campo degli appalti (per garantire trasparenza e concorrenza) e si stringe nelle materie di lavoro (per limitare le deroghe alla libera circolazione del lavoratori) – di Gabriella Sparano
LA QUALIFICAZIONE ALL'ANAC
L’Autorità anticorruzione ha dato ieri i dati sulle amministrazioni già qualificate: 2.887 stazioni appaltanti “semplici” e 483 centrali di committenza, mentre è alto il numero delle PA che hanno rinunciato a qualificarsi in proprio e hanno già fatto richiesta per appaltare in convenzione appoggiandosi a centrali di committenza o altre stazioni appaltanti qualificate per agire in conto terzi. Per 506 il procedimento è avvenuto con riserva per aver fatto ricorso ad aggregazioni di comuni. I bocciati sono 464, i ritirati 400 – di Giorgio Santilli
LA DENUNCIA DI ASSOAMBIENTE
Il Presidente dell’associazione delle imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento di rifiuti e bonifiche: «Si potrebbe produrre energia per 5 milioni di italiani e ridurre lo smaltimento in discarica. Senza impianti di gestione degli scarti fallisce l’economia circolare». Presentato a Ecomondo il rapporto «Scarti del riciclo e rifiuti non riciclabili: l’impiantistica di back up fondamentale per l’economia circolare» – di Giorgio Santilli
L'AGGIORNAMENTO
Sono 2.887 stazioni appaltanti singole e 483 centrali di committenza a essersi già qualificate presso l’ANAC a quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti. Oltre l’80% delle centrali di committenza qualificate hanno conseguito il livello massimo di qualificazione. Sono i dati dell’ANAC al 6 novembre scorso, che rilevano come la situazione delle stazioni appaltanti in Italia si vada via via consolidando. La qualificazione è il requisito obbligatorio fissato dal codice 36 per bandire le gare di lavori sopra i 500mila euro e quelle di servizi sopra i 140mila.
L'OSSERVATORIO DI CONFORMA
Paolo Salza, presidente dell’associazione degli organismi di certificazione e ispezione: solo con un controllo terzo e indipendente è possibile individuare e correggere le “non conformità” evitando aumento dei costi e allungamento dei tempi. Ance, Oice, Assorup, Itaca favorevoli al ruolo della verifica e anche a un suo rafforzamento. L’articolo 15 del codice degli appalti consente al RUP di destinare l’1% del valore dell’appalto alla istituzione di una struttura di supporto che lo sostenga prima e durante l’operazione di validazione del progetto – di Giorgio Santilli
L'AUDIZIONE AL SENATO DI BRANCACCIO
L’associazione costruttori calcola nell’aumento dell’imposizione fiscale sulle abitazioni le maggiori ritenute sul Superbonus e la tassazione delle plusvalenze delle case che hanno usufruito del 110% . Gasparri e Foti non ci stanno. Ma ecco la manovra: condomini e imprese sull’orlo della guerra per gli incentivi, solo 300 milioni per compensare gli extracosti, zero finanziamenti aggiuntivi alle opere che non siano il Ponte (per cui ci sono 11.360 milioni), zero sulla rigenerazione urbana, zero sul piano di dissesto idrogeologico, disastro PNRR e la crescita dimenticata – di Giorgio Santilli
LA PROPOSTA DEI COSTRUTTORI E DEI PROFESSIONISTI
Il presidente di Ance Roma-Acer Ciucci: semplificare, dare tempi certi, rafforzare la macchina amministrativa. E la vicepresidente Benedetta Bonifati: non stiamo mettendo in discussione il Prg ma chiediamo norme chiare che rendano possibile agli imprenditori investire. Alleanza con gli architetti e gli altri ordini professionali: modificare la proposta della giunta o si produrrà ancora immobilismo. Chieste flessibilità per le destinazioni d’uso e regole in linea con il testo unico nazionale per la demolizione e ricostruzione. Cerami (Assoimmobiliare): più coraggio – di Giorgio Santilli
LA SENTENZA 9541 DEL CONSIGLIO DI STATO
Il comma 3 dell’articolo 101 configura un soccorso differente da quello «istruttorio» e consente all’amministrazione di richiedere sempre chiarimenti sull’offerta tecnica e sull’offerta economica che sono ammessi a condizione che non modifichino i contenuti dell’offerta. L’elemento chiarificatore deve essere quindi già presente ed evincibile nell’offerta e solo meglio individuato: il chiarimento d evita il rischio di contenzioso se consente di eliminare il dubbio senza procedere a un’attività esterna, interpretativa e ricostruttiva della volontà del concorrente – di Gabriella Sparano
LA SCADENZA DEL PNIISSI
La metà delle proposte arrivate al Ministero delle Infrastrutture riguardano reti idriche a uso potabile nell’ambito del Servizio idrico integrato, anche con riferimento all’obiettivo prioritario del recupero delle perdite. Ma l’altra metà riguarda ambiti e obiettivi che sfuggono al SII, dall’approvvigionamento alla grande adduzione, dalle grandi dighe multi-obiettivo alle infrastrutture per la produzione idroelettrica. Ora il MIT darà uno score alle singole proposte tenendo conto anche delle analisi costi-benefici e di sostenibilità allegate alle schede progettuali – di Giorgio Santilli
LA SCADENZA DEL PNIISSI
Il 30 ottobre è scaduto il termine per la presentazione dei progetti delle Regioni. Il direttore di ref.ricerche: il rischio che in questa prima edizione ci fosse una corsa a svuotare i cassetti di progetti già esistenti c’è, ma le analisi e i criteri di valutazione delle proposte sono innovativi per la cultura italiana, si richiamano ai principi di derivazione eurounitaria e contribuiranno a innalzare la qualità delle proposte già il prossimo piano. Bene la strategia ARERA sulla resilienza, disegno unico con Acque del Sud e coinvolgimento degli usi irrigui e industriali – di Giorgio Santilli