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GLI INTERVENTI SUI BENI VINCOLATI
A fare il pieno di progetti approvati dalla struttura centralizzata creata presso il ministero della Cultura per accelerare gli interventi sui beni tutelati del Piano di ripresa e resilienza sono le regioni del nord, in testa il Piemonte e la Lombardia. Accordi tra soprintendenze locali, comuni e regioni hanno velocizzato gli iter, ma in qualche caso il doppio binario non sta funzionando. Secondo l’Ance “spesso le istruttorie locali cambiano i capitolati e allungano i tempi di realizzazione delle opere” – di Deborah Appolloni
LA DIGITALIZZAZIONE
Per le procedure aperte sistema quasi normalizzato, finora molte sovrapposizioni. Sugli affidamenti senza gara, invece, molte cose non vanno, a partire dalla scadenza indicata dalla Banca dati ANAC. Il comunicato dell’Autorità sul numero di CIG emessi vuole tranquillizzare che il processo procede, ma in realtà mancano ancora molti tasselli. L’ANAC comunica anche che le stazioni appaltanti qualificate e agganciate a una piattaforma sono oltre 3.100 ma elimina la scadenza del 31 gennaio entro la quale bisognava comunicarlo: si potrà fare sine die – di Giorgio Santilli e Gabriella Sparano
IL FARO DELLA PROCURA SULL'URBANISTICA
Dall’estate scorsa i pm milanesi indagano su una serie di sospetti abusi edilizi. Tra gli indagati anche alcuni dipendenti dell’Assessorato all’Urbanistica del comune. Cresce la protesta negli uffici e i funzionari chiedono di essere spostati. Forte preoccupazione dei costruttori, la presidente di Assimpredil Ance, Regina De Albertis: “Il clima di incertezza sta di fatto bloccando le operazioni immobiliari in corso e gli investimenti italiani ed esteri” – di Deborah Appolloni
PRESENTATO L'OSSERVATORIO CONGUNTURALE
Le imprese chiedono un piano per il settore. La politica litiga ancora sul Superbonus: la maggioranza vuole “tirare una linea”, l’opposizione ne riconosce i meriti. Ma il vero obiettivo è un riordino degli incentivi per garantire investimenti anche nel lungo termine. Occhi puntati sul PNRR che sconta il taglio dei fondi per i progetti dei comuni proprio mentre stavano accelerando e chiede processi autorizzativi più snelli per le grandi opere – di Deborah Appolloni e Giorgio Santilli
GLI INVESTIMENTI DEL PIANO MATTEI
L’Italia è già presente in molti paesi africani: in Etiopia avviati lavori per 4,5 miliardi, grandi investimenti anche in Algeria e Libia. Tra i progetti annunciati nel vertice Italia-Africa si punta su acqua ed energia con progetti in Kenya sui biocarburanti, centrali idroelettriche in Tunisia ed energie rinnovabili in Congo – di Deborah Appolloni
I DATI BANKITALIA/ISTAT
Bankitalia e Istat hanno reso noti ieri i dati sulla ricchezza degli italiani nel 2022: a fine anno la ricchezza netta delle famiglie era di 10.421 miliardi, con una riduzione dell’1,7% in termini nominali e del 12,7% in termini reali. Il Rapporto Bankitalia/Istat “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia” evidenzia anche come torni a crescere, dal 44,7% al 46,3%, la quota della casa sulla ricchezza lorda delle famiglie. Ma era il 52,7% nel 2010. Per le società non finanziarie la quota più rilevante della ricchezza è quella degli immobili non residenziali (19,7%).
LE TESI DELLA CONVENTION NAZIONALE
Il presidente Bozzetti: “I prestiti arrivati dall’Europa per il PNRR si trasformeranno in debito pubblico se non rispetteremo la scadenza di giugno 2026”. I problemi di carenza di lavoratori specializzati e le critiche al codice degli appalti: “Troppo appalto integrato, la riduzione della progettazione a due livelli può comportare grandi difficoltà al nostro settore”. E poi l’incognita del dopo-2026 con il blocco di tutti i lavori ordinari per lasciare spazio a quelli del PNRR. L’identikit dell’associazione con 122 soggetti che coprono le cinque aree del settore – di Giorgio Santilli
INGEGNERI
Il presidente Perrini: “Ottimo lavoro dell’Autorità che colma diverse lacune del codice. A questo punto auspichiamo che dopo la consultazione non intervengano modifiche, soprattutto sull’equo compenso”. Altro punto delicatissimo per gli ingegneri è la ribassabilità dei tempi di esecuzione dei contratti su cui il CNI chiede che, nel caso si opti per questa strada in gara, si definiscano nella base d’asta tempi “più che congrui”. Bene anche aver sgomberato il campo dai requisiti su base triennale – di Giorgio Santilli
LA PREVISIONE DELL'ARTICOLO 31
La nuova infrastruttura avrà la funzione di censire gli operatori economici coinvolti nei contratti pubblici e quelli partecipanti alle gare ma non obbligati all’iscrizione del Registro delle imprese, mentre l’AUSA continuerà a censire le stazioni appaltanti. Manca il provvedimento ANAC che disciplini le modalità di funzionamento e di iscrizione, ma anche le interrelazioni con il Registro delle imprese. Le FAQ aggiornate a questi giorni ammettono: “Non è ancora operativa” – di Gabriella Sparano
APPELLO ALL'ANAC
L’elenco delle cose che non funzionano o non si comprendono bene. La potenzialità del nuovo strumento si intuisce ma per evitare contraccolpi occorre urgentemente un lavoro di spiegazione e affiancamento delle stazioni appaltanti e degli operatori economici. Serve anche una traduzione fra le vecchie procedure e le nuove perché molte cose si sono perse per strada e a volte è difficile orientarsi – di Gabriella Sparano