LE TESI DELLA CONVENTION NAZIONALE

Assorestauro: “Crescita impetuosa dei lavori ma anche rischi enormi di messa a terra dei progetti e di ritardi”

Il presidente Bozzetti: “I prestiti arrivati dall’Europa per il PNRR si trasformeranno in debito pubblico se non rispetteremo la scadenza di giugno 2026”. I problemi di carenza di lavoratori specializzati e le critiche al codice degli appalti: “Troppo appalto integrato, la riduzione della progettazione a due livelli può comportare grandi difficoltà al nostro settore”. E poi l’incognita del dopo-2026 con il blocco di tutti i lavori ordinari per lasciare spazio a quelli del PNRR. L’identikit dell’associazione con 122 soggetti che coprono le cinque aree del settore – di Giorgio Santilli

“Il restauro sta vivendo un momento straordinario, con una impetuosa crescita dei lavori da realizzare, prima per effetto del Superbonus, ora del PNRR. Questa stagione crea nuove opportunità e rafforza le imprese della filiera. Ma sono tanti i rischi di questa fase: i lavori rischiano di essere addirittura troppi e troppo concentrati, registriamo carenze di lavoratori specializzati, non ci sono più lavori ordinari e questa è una grande incognita per il dopo-2026. Inoltre, e questa oggi è la preoccupazione più grande, ci sono difficoltà enormi nella messa a terra dei progetti nei tempi previsti e quindi rischi di ritardi. Se non rispetteremo la scadenza del giugno 2026, i prestiti europei si trasformeranno in debito pubblico e questa è una responsabilità enorme”. Parla a più riprese Alessandro Bozzetti, presidente di Assorestauro, alla convention nazionale dell’organizzazione che quest’anno è molto attenta, inevitabilmente, ai due temi del momento: i lavori del PNRR e il codice degli appalti.

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