RICERCA BOCCONI

Qualificazione delle stazioni appaltanti, il codice 36 non premia chi rispetta tempi e costi del contratto

Francesco Decarolis relatore di una prima tesi magistrale sul nuovo sistema. Nessuna relazione fra punteggio assegnato ed efficacia della performance: pesano più la dimensione dell’amministrazione e il numero delle gare bandite. Se il 25% delle peggiori PA avesse agito come il 25% migliore si sarebbero potuti risparmiare 124 miliardi negli ultimi dieci anni. Le resistenze dell’ANCI e le correzioni peggiorative del Governo Meloni – di Giorgio Santilli

Una delle questioni fondamentali che il codice 36 deve affrontare è la qualificazione delle stazioni appaltanti, come ha confermato il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, nell’intervista al Diario dei nuovi appalti. Su questo punto c’è largo consenso fra i settori economici e gli osservatori, ma anche la storica resistenza dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI). Per questo si rende necessario prestare grande attenzione al modo in cui, passo dopo passo, sarà attuata. Controverso è, per esempio, se i criteri definiti dall’allegato II.4 per assegnare i punteggi e qualificare le stazioni appaltanti siano congrui a garantire uno scatto di efficienza del sistema. Se, in altre parole, le amministrazioni e gli enti qualificati saranno capaci di realizzare i contratti in modo più efficiente. La risposta definitiva la potranno dare solo i fatti,  in una materia non solo complessa, ma anche molto innovativa per l’Italia (nonostante fosse già inserita nel codice 50 dove non è mai stata attuata). La scienza economica, tuttavia, tenta analisi del sistema ex ante almeno per capire se la rotta sia quella giusta. E la prima risposta è tutt’altro che rassicurante.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

GS

In archivio
di Gabriella Sparano
La Scheda AVR è uno strumento utilizzato dalle Stazioni Appaltanti per comunicare all’ANAC i dati anagrafici degli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare a procedure di affidamento. Invece, la Scheda TVR è come un “comunicato di chiusura”. La Stazione Appaltante la invia all’ANAC per informare che il processo di verifica avviato con la Scheda AVR si conclude senza che si arrivi a un affidamento.
TAR LOMBARDIA-BRESCIA
di Gabriella Sparano
Nella Sentenza n. 324 del 14/04/2025 ha respinto l’eccezione di inammissibilità di una richiesta di accesso ad atti relativi alla gestione contrattuale e del conseguente ricorso per carenza di legittimazione, presentata dalla stazione appaltante nei confronti della consorziata esecutrice.
CONSIGLIO DI STATO
di Niccolò Grassi
La sentenza n. 2260 del 6 marzo 2025 ha il merito di chiarire che l’art. 48 del d.lgs. n. 163/2006 deve essere disapplicato nella parte in cui non consente una valutazione caso per caso.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…