L'INTERVENTO

Il codice 36 nasce dalla straordinarietà PNRR ma impone una rottura rispetto al passato che può diventare ordinaria

Tutte le più importanti opzioni che si leggono nei due principali provvedimenti di semplificazione messi in campo tra il 2020 ed il 2021, in parte anticipati anche dal decreto sblocca cantieri del 2019, si ritrovano, a regime, nel nuovo codice. Queste norme hanno trainato il settore e l’economia nel 2021-22 e possono fare altrettanto fino al 2032 – di Stefano de Marinis

Dal 1° luglio è operativo il nuovo codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 36, del 31 marzo 2023. Nonostante il rinvio al 1° gennaio 2024 delle disposizioni riferite al cosiddetto pacchetto digitale – scelta che si porta dietro l’intero segmento informativo documentale comprendente la Banca Dati Nazionale Anac, il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico, la pubblicità delle gare ed il regime di raccolta e comunicazione dei dati rilevanti, incluso il DGUE, che resta regolato dal vecchio codice fino al 31 dicembre – possiamo a tutti gli effetti dire di trovarci davanti ad una vera svolta sostanziale della disciplina di settore.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

In archivio
IL RAPPORTO DI PRIMAVERA
di Mauro Giansante
“Le politiche adottate nel corso degli ultimi 18 mesi non appaiono in grado di produrre quel cambio di passo prefigurato dalla nuova Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, adottata dal Governo il 18 settembre scorso”, scrive ASviS nel rapporto di primavera. Uno dei fronti sui quali agire è quello edilizio ma secondo i numeri di Ambrosetti oltre 6 italiani su 10 non sanno molto sugli Smart Buildings. Eppure rappresentano il futuro delle città italiane ed europee
L'INTERVENTO
di Enzo Pelle (*)
Preparare l’ingresso del digitale nella progettazione e negli appalti con l’utilizzo di tutte le risorse disponibili, ma soprattutto attraverso un percorso condiviso delle varie componenti della filiera produttiva.
(*) Segretario generale FILCA-CISL
INTERVENTO
di Rosamaria Berloco
Il pagamento diretto del titolare del sub-contratto, la tutela per i suoi dipendenti in caso di mancato adempimento del datore di lavoro, la previsione di illecito professionale nel caso di grave inadempimento dell’appaltatore verso i subcontraenti, il sistema di qualificazione degli operatori economici con gli obblighi sulle opere scorporabili sono tutti elementi del favor legislativo della promozione delle aziende di minori dimensioni
EMISSIONI IN AUMENTO
Amazon, Meta, Nvidia, Microsoft, Google e Apple emettono ogni anno 130 milioni di tonnellate e consumano energia per 91 milioni di MWh, come Belgio e Cile. I numeri, presentati da Karma Metrix nell’edizione 2024 dell’Osservatorio ESG Big Tech, sono il prodotto dell’analisi dei bilanci delle società. Quelle del comparto digitale, appunto, inquinano sempre di più e nella classifica mondiale si posizionerebbero al 37° posto.
1° IN ITALIA, NEI PRIMI 10 AL MONDO
E’ entrato in azione ieri sui padiglioni espositivi di Rho-Fiera Milano l’impianto solare di A2a e Fondazione Fiera, unite nella joint venture Fair Renew. Si tratta del primo impianto per grandezza in Italia e tra i primi dieci al mondo con 50mila pannelli, una superficie coperta di 330mila metri quadrati, una potenza installata di 18 MWp h e una produzione pari a 21,6 GWh annui. Permetterà così di coprire i consumi di quasi 8mila famiglie, risparmiando emissioni annue per circa 10mila tonnellate di CO2.
LA DECISIONE IN COMMISSIONE
Alla fine, nel pieno caos del dibattito in Commissione Finanze, Forza Italia ha ritirato i due emendamenti che puntavano a ridurre il ruolo di ARERA sull’elaborazione delle tariffe sui rifiuti. A firmarli erano stati i senatori Claudio Fazzone e Claudio Lotito. Il dibattito sulla questione era iniziato lunedì con la lettera di Assoambiente (per voce del presidente Chicco Testa) al governo. Anche ieri erano seguite numerose reazioni contrarie da imprese e consumatori.
SETTORI IN CRISI
Molto positivo il primo incontro cui hanno partecipato numerose aziende e le principali associazioni di categoria, tra cui ANIR Confindustria, Angem e Confcooperative. Al termine dell’appuntamento il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, ha dichiarato: “Il settore della ristorazione collettiva sta attraversando una crisi senza precedenti. Gli effetti della pandemia, seguiti dalle tensioni del conflitto russo-ucraino, hanno esacerbato le difficoltà economiche e operative delle nostre imprese”.