LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DEI CONTI

I regolamenti interni delle Pa sugli incentivi devono definire criteri di erogazione anche nei casi di aumenti ingiustificati di tempi e costi

di Niccolò Grassi
Le stazioni appaltanti devono definire criteri chiari e trasparenti per la distribuzione degli incentivi, tenendo conto del contributo effettivo di ciascun soggetto alle attività tecniche. Il ruolo del dirigente, in collaborazione con il RUP, è centrale per garantire che gli incentivi siano assegnati correttamente, secondo quanto previsto dalla normativa, evitando così assegnazioni improprie o deroghe ingiustificate.

La sentenza 297 del 4 settembre 2024, emessa dalla Sezione di Controllo Regionale del Veneto della Corte dei Conti, (cui il Diario dei nuovi appalti ha già dedicato un articolo scaricabile da qui) offre un contributo significativo al dibattito giurisprudenziale relativo agli incentivi alle funzioni tecniche, questione che ha suscitato ampie discussioni sin dall’introduzione della legge Merloni nel 1994. La materia, infatti, ha subito numerosi interventi normativi che ne hanno progressivamente modificato l’assetto, a partire dalla legge 114/2014, la quale ha introdotto il “fondo per la progettazione e l’innovazione”, successivamente trasformato in un fondo per incentivare le funzioni tecniche con il Dlgs 50/2016. Più di recente, l’entrata in vigore del Dlgs 36/2023 ha affrontato e superato diverse lacune della disciplina precedente, spesso oggetto di interventi interpretativi da parte della giurisprudenza. Tra le novità principali, si evidenzia un ampliamento delle attività tecniche incentivabili e dell’ambito di applicazione della normativa, ora estesa a ogni tipologia di affidamento. Tuttavia, resta fermo il principio stabilito dalla giurisprudenza prevalente, secondo cui la complessità dell’attività tecnica costituisce il presupposto legittimante per l’erogazione degli incentivi, in deroga al principio generale di onnicomprensività della retribuzione.

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In archivio
dalla legge merloni a oggi
di Niccolò Grassi
Nel nostro ordinamento, l’istituto dell’incentivo tecnico è stato introdotto per la prima volta con la Legge n. 109/1994, vale a dire la legge Merloni. Tale normativa, all’art. 18, prevedeva un incentivo per il personale delle pubbliche amministrazioni coinvolto nelle attività di progettazione interna nonché nelle attività di esecuzione dei lavori pubblici.
LE NORME DEL DL 77/2021 E IL RAPPORTO CON IL CODICE 50
di Niccolò Grassi
La dualità di orientamenti non rappresenta solo una questione tecnica, ma riflette una tensione più profonda tra innovazione e stabilità, tra desiderio di evoluzione normativa e necessità di certezze giuridiche. In attesa dell’intervento del Consiglio di Stato, l’incertezza persiste.
di Niccolò Grassi
L’avvalimento di garanzia è escluso dall’articolo 104 del nuovo codice ma sopra soglia è ammesso in forza dell’applicazione della direttiva Ue
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…
IL RAPPORTO
Il settore delle costruzioni tra Pnrr, bonus fiscali, tassi di interesse, capitale umano e sfide ESG resta il principale motore dell’economia italiana, nonostante cominci a mostrare i primi segnali di indebolimento dovuti a conflitti e tensioni geopolitiche. La fotografia è quella scattata dall’ultimo Report sul 2023 e sui primi mesi del 2024 della filiera delle costruzioni del Centro Studi Argenta Soa, società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche e inviato alle commissioni competenti di Camera e Senato – di Giusy Iorlano
SOSTENIBILITA'
Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni di euro, investendo inoltre più di 485 milioni nelle infrastrutture della provincia, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Sono i dati contenuti nell’ottava edizione del Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni…