Dopo la corsa frenetica a pubblicare appalti entro il 30 giugno come se non ci fosse un domani (ossia il 1° luglio, il giorno della piena operatività del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al
D. Lgs. n. 36/2023 e del connesso sistema della qualificazione delle stazioni appaltanti), il mondo degli appalti ha subìto un evidente rallentamento.
Preoccupate dalla nuova disciplina o, probabilmente, dalle opinioni allarmate che ne avevano accompagnata già l’entrata in vigore il 1° aprile, molte stazioni appaltanti, complice anche il periodo estivo, non si sono ancora cimentate nella preparazione e pubblicazione di appalti secondo il nuovo Codice, sebbene l’ANAC abbia approvato il Bando-tipo n. 1/2023 e fornito informazioni e chiarimenti utili nella relativa Relazione illustrativa.
Ma è davvero così difficile fare appalti col nuovo Codice?
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