La questione della sostituibilità dell’impresa ausiliaria nei contratti pubblici non è nuova alla giurisprudenza amministrativa. E quando l’avvalimento è finalizzato a migliorare l’offerta (il cosiddetto “avvalimento premiale” o “migliorativo”) e non già ad acquisire i requisiti speciali per l’accesso alla gara (il cosiddetto “avvalimento qualificante”) la questione assume una connotazione di ancor maggiore rilevanza e complessità interpretativa. La Sentenza del TAR Lazio-Roma del 02/07/2025, n. 12991, ha analizzato in dettaglio la problematica, offrendo chiarimenti sul confine tra flessibilità e rigidità delle procedure di gara. Il quadro normativo di riferimento è, chiaramente, quello dell’articolo 104 del Decreto Legislativo 36/2023, il quale ammette espressamente l’avvalimento premiale.
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