Dopo la denuncia del «Diario dei nuovi appalti» sull’applicazione limitata e distorta dell’articolo 60 del codice degli appalti sulla revisione prezzi da parte di ANAS e altre stazioni appaltanti (si veda qui l’articolo), l’ANCE va all’attacco nel corso dell’audizione al Senato sul decreto legge 104. La conversione del decreto – ha detto l’associazione dei costruttori davanti alle commissioni ottava tredicesima di Palazzo Madama – «potrebbe essere l’occasione per intervenire su alcune problematiche di diritto transitorio, connesse all’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti ed emerse nei primi mesi di vigenza, al fine di evitare che talune criticità interpretative possano impedire alla riforma di dispiegare pienamente i propri effetti». Il tema di un aggiustamento per decreto legge delle norme del codice – e dell’interpretazione di alcune norme nella fase transitoria – è sul tavolo del Governo, considerando anche il problema spinosissimo dell’applicazione della legge 49 sull’equo compenso nell’ambito degli appalti pubblici. Probabile, tuttavia, che il Governo attenda la valutazione della commissione Ue (il cosiddetto assessment) sulla quarta rata del PNRR, che entreranno nel merito del codice 36, prima di varare un complessivo decreto legge di correzione.
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