Il giudizio generale sul codice è positivo, soprattutto «per la semplificazione e per l’attuazione attraverso gli allegati regolamentari». Ma ci sono molte cose da aggiustare perché il codice funzioni e viaggi spedito con il consenso dei professionisti tecnici. «Il codice ha scelto di non confermare, tra i principi fondamentali, quello della centralità della progettazione. Con alcuni aggiustamenti e alcuni paletti nella fase attuativa e con un numero limitato di correzioni legislative chiediamo di garantire un ruolo centrale del progettista, per esempio, nell’appalto integrato, tutelando la sua indipendenza e qualità professionale». A parlare dei molti punti aperti sulla qualità della progettazione nel codice è Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle professioni tecniche (RPT) e ancora oggi punto di riferimento nel mondo delle professioni su questi temi dopo i lunghi anni alla presidenza del Consiglio nazionale degli ingegneri. Una conversazione a tutto campo che parte dalla definizione di «codice della deregulation», intesa anche come «ritorno a tante cose della legge obiettivo», ma rivendica da subito un atteggiamento pragmatico che punta a un pacchetto di correzioni legislative, a una interpretazione in corsa che possa migliorare l’applicazione concreta del quadro normativo attuale. Ma andiamo per ordine.
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