VOGLIA DI SANATORIA EDILIZIA

Via il tabù delle zone vincolate, il Lazio vuole sbloccare subito 46mila condoni. L’obiettivo sono 600mila domande ferme

Alla Pisana arriva la proposta di legge di Fratelli d’Italia che dovrebbe scongelare richieste di sanatoria datate anche 30 anni fa (20mila sono nella Capitale). Gli introiti stimati sono circa 27 milioni di euro che, una volta incassati, costituirebbero un tesoretto per i Comuni. Ma è solo il primo round per accelerare sulla istruzione e sulla definizione delle domande presentate nei vecchi condoni: almeno 50mila riguardano immobili gravati da vincolo – di Giusy Iorlano

Avanti con i condoni anche nelle zone vincolate. Se a livello nazionale gli occhi sono puntati sul nuovo pacchetto “Salva casa” annunciato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, la regione Lazio sembra guardare avanti e annuncia di voler sbloccare centinaia di migliaia di pratiche di condono edilizio ancora ferme al palo da anni. E lo fa presentando una proposta di legge, che mira a modificare una norma del 2004, a prima firma della presidente della commissione urbanistica e politiche abitative Laura Corrotti, sostenuta anche da Lega e Forza Italia. In questo modo si sbloccherebbero circa 46 mila domande di condono edilizio (20 mila solo nella Capitale), alcune in attesa di una risposta anche da 30 anni. Gli introiti stimati sono circa 27 milioni di euro che, se incassati, potrebbero rappresentare un vero e proprio tesoretto per i Comuni.

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Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA
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