LA SFIDA DELLA TRANSIZIONE

Utilities, 1,8 miliardi annui di investimenti per lo sviluppo energetico territoriale con un valore aggiunto di 12,7 miliardi

Gli investimenti, analizzati in uno studio di Utilitalia, seguono 5 linee d’azione strategiche e puntano sulla decarbonizzazione, l’economia circolare e la digitalizzazione. Nel 2021 le prime 100 utilities hanno investito 11 miliardi sui territori. Brandolini: “Un approccio integrato permette di coniugare investimenti industriali e innovazione con il valore circolare e sociale del servizio reso, ampliando i benefici energetici, ambientali e sociali resi disponibili sui territori”

Gli investimenti delle utilities nella transizione energetica ammontano a 1,8 miliardi annui e riguardano la decarbonizzazione (830 milioni), l’economia circolare (oltre 500 milioni) e la digitalizzazione (420 milioni). Al contempo, analizzando tutti i settori di competenza il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) è pari a 12,7 miliardi, ai quali si sommano ulteriori 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, il 65% dei quali verso realtà locali. Nel 2021 le 100 maggiori utilities hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità del servizio. E’ quanto emerge dallo studio di Utilitalia “Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilità e competitività”. Il rapporto individua 5 linee d’azione strategiche: rinnovabili, molecole verdi, reti di distribuzione, efficienza energetica ed economia circolare.

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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…