LE LINEE GUIDA DELLA SNA

Un’altra norma del codice appalti restrittiva della concorrenza: l’esclusione delle società private dall’attività di formazione alle stazioni appaltanti

La direttiva della Scuola Nazionale dell’Amministrazione detta i criteri per i requisiti di soggettività dei formatori ed esclude tutti i soggetti che perseguono finalità di lucro, in ottemperanza del comma 10 dell’articolo 63 sulla qualificazione delle stazioni appaltanti. A rischio anche studi professionali e istituti di ricerca privati. L’ANAC precisa: “Fra gli enti senza fini di lucro, rientrano comunque le Università private e la maggior parte dei formatori qualificati”. Ma l’Antitrust resta a guardare? – di Giorgio Santilli

Le linee guida della Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA), in collaborazione con ANAC, MIT e Funzione pubblica, sui requisiti che devono avere i formatori delle stazioni appaltanti e della PA in materia di appalti, intercettate da Gabriella Sparano e raccontate sul Diario dei nuovi appalti in questo articolo, meritano una ripresa e una messa a fuoco da parte nostra per dare a chi ci legge tutti gli elementi necessari per farsi un’opinione corretta. E per aderire, o meno, a una idea molto forte che il Diario dei nuovi appalti e io personalmente ci siamo fatti e che tra due minuti esporrò. L’idea, diciamolo subito, non riguarda solo e tanto le linee guida, che per altro sono state “firmate” da soggetti di grande autorevolezza in materia come Paola Severino e Giuseppe Busìa, quanto il comma del codice appalti (articolo 63, comma 10) che le prevede e le legittima. È l’effetto sul mercato di questo sistema giuridico che non ci piace proprio.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

GS

In archivio
SPARITO DAI RADAR DA MARZO 2024
di Gabriella Sparano
Lo schema dell’Autorità, recependo le diverse interpretazioni, aveva isolato tre diverse opzioni, affidando, in un primo tempo, all’esito della consultazione pubblica, la scelta dell’opzione regolatoria da indicare nel bando tipo (sebbene essa propendesse già per quella intermedia), e ritenendo opportuno, in un secondo tempo, attendere la decisione del Legislatore.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
Rigettata così la posizione assunta dall’Amministrazione impugnata secondo la quale, invece, il disposto dell’articolo 36, comma 1, del Codice sarebbe finalizzato alla tutela del principio di trasparenza dell’azione amministrativa.
LA SENTENZA DEL TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
Per il giudice prevale il principio di tassatività delle cause di esclusione, di cui all’articolo 10 del codice, secondo cui le cause di esclusione non possono essere interpretate estensivamente. Ciò anche in ragione del decreto legislativo 150/2022 che ha modificato la disciplina del patteggiamento escludendo che la sentenza di patteggiamento possa produrre, in ambito diverso da quello penale e in assenza di pene accessorie, gli effetti di una sentenza di condanna
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…