REPORT ISTAT E KYOTO CLUB-CNR

Trasporto locale, elettrico, sharing: Sud e isole in ritardo sulla transizione verde urbana

Secondo il report Ambiente urbano 2022 dell’Istituto nazionale, nelle maggiori città (soprattutto al Nord) è tornato ad aumentare l’inquinamento atmosferico a causa della mobilità urbana. La flotta di bus è per più della metà vecchia di almeno dieci anni, in compenso migliora il rapporto rinnovabili-gas naturale. Per Kyoto Club e CNR la soluzione è il modello città 30 ma serve anche armonizzare il nuovo codice della strada per promuovere più Ztl e aree ciclopedonali – di Mauro Giansante

La pandemia è definitivamente un ricordo anche per le città. Ciò rappresenta allo stesso tempo un bene e un male, in termini di sostenibilità e transizione urbana. E’ positivo, infatti, perché ovviamente siamo tornati a vivere, ad essere cittadini attivi dopo l’incubo Covid-19, ma ancora con i mezzi e le abitudini pre-2020, quelle più ambientalmente (e non solo) dannose. I miglioramenti ci sono grazie a politiche europee, più che nazionali, fortemente improntate alla decarbonizzazione. Eppure il mandato della Commissione von der Leyen sta concludendosi con diversi passi indietro che preoccupano i tifosi della transizione green, anche in prospettiva di un quinquennio più dedicato ad altri temi quali la sicurezza, la difesa e la protezione delle frontiere comunitarie in relazione ai flussi migratori. Intanto gli ultimi report sul 2022 di ISTAT e Kyoto Club-CNR certificano, per l’Italia, un divario tra Nord (e Centro) e Sud sull’affermazione di una mobilità più sostenibile e condivisa.

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In archivio
SPARITO DAI RADAR DA MARZO 2024
di Gabriella Sparano
Lo schema dell’Autorità, recependo le diverse interpretazioni, aveva isolato tre diverse opzioni, affidando, in un primo tempo, all’esito della consultazione pubblica, la scelta dell’opzione regolatoria da indicare nel bando tipo (sebbene essa propendesse già per quella intermedia), e ritenendo opportuno, in un secondo tempo, attendere la decisione del Legislatore.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
Rigettata così la posizione assunta dall’Amministrazione impugnata secondo la quale, invece, il disposto dell’articolo 36, comma 1, del Codice sarebbe finalizzato alla tutela del principio di trasparenza dell’azione amministrativa.
LA SENTENZA DEL TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
Per il giudice prevale il principio di tassatività delle cause di esclusione, di cui all’articolo 10 del codice, secondo cui le cause di esclusione non possono essere interpretate estensivamente. Ciò anche in ragione del decreto legislativo 150/2022 che ha modificato la disciplina del patteggiamento escludendo che la sentenza di patteggiamento possa produrre, in ambito diverso da quello penale e in assenza di pene accessorie, gli effetti di una sentenza di condanna
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…