LA DIGITALIZZAZIONE DIFFICILE

Sono arrivate a 55 le piattaforme certificate ANAC, ma le funzionalità restano ad assetto variabile

Per le stazioni appaltanti la scelta della PAD è fondamentale, anche per mantenere la qualificazione acquisita. Legittimo servirsi di più di una piattaforma se quella prescelta non offre tutte le funzionalità. La scelta ottimale resta però trovarne una completa per tutte le esigenze della SA. Sulla mancanza di istruzioni chiare per la rettifica di una procedura in corso, denunciata dal Diario, non tutte le PAD hanno la funzionalità: l’Autorità fa pressing per avere una situazione più omogenea prima di aggiornare le istruzioni per tutti – di Gabriella Sparano

A poco meno di tre mesi dall’avvio della digitalizzazione degli appalti pubblici, il Registro Piattaforme Certificate tenuto dall’ANAC conta ben 55 piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (l’ultima ieri pomeriggio), utilizzabili dalle stazioni appaltanti secondo le prescrizioni dell’articolo 25 del codice.

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20 Marzo 2024
Articoli

Gabriella Sparano

Avvocato. Dal 2001 lavora presso gruppo societario a partecipazione pubblica operante nel settore Utilities. Qui, dal 2009 è Responsabile del Segmento Acquisti e Gare della capogruppo che, dal 2019, è anche capofila della CUC costituita tra le società del gruppo. Ha collaborato con diversi blog e siti giuridici. È consulente SA8000 e GDP.

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INFRASTRUTTURE

Webuild: consegnata la prima tratta del raddoppio della linea Fs Palermo-Catania tra Bicocca e Catenanuova

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CONGIUNTURA

Ad aprile frena la produzione industriale nell’area euro, -0,1% mensile e -3% annuo. Nella UE +0,5% e -2%

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