A CERNUSCO SUL NAVIGLIO

Snam e Industrie De Nora posano la prima pietra della gigafactory di elettrolizzatori da 2GW entro il 2030

La multinazionale dell’elettrochimica e dell’idrogeno, insieme alla società leader nello stoccaggio, hanno avviato i lavori per la costruzione del più grande polo produttivo di elettrolizzatori in Italia, con una capacità che raggiungerà i 2GW equivalenti entro il 2030. Dellachà (ad di De Nora): “Alle porte di Milano sorgerà lo stabilimento del futuro, esempio di unione virtuosa tra sostenibilità ed innovazione. Un progetto sostenibile dal punto di vista architettonico, perfettamente integrato nel territorio in cui sorge e che porterà beneficio alla comunità”.

Nella giornata di ieri si è tenuta la groundbreaking ceremony, con la posa della prima pietra, alla presenza dei vertici di De Nora, di Snam e delle principali Autorità nazionali, regionali e locali.
Il progetto, che si inserisce in un più ampio piano di espansione pluriennale della capacità produttiva del Gruppo De Nora, prevede la realizzazione di un centro produttivo a Cernusco sul Naviglio di circa 25.000 mq che rappresenterà il più grande polo produttivo nazionale di elettrolizzatori per la generazione di idrogeno verde, sistemi e componenti per l’elettrolisi dell’acqua e celle a combustibile, e sarà inoltre una moderna facility a servizio delle altre divisioni di De Nora. Oltre alla valenza dal punto di vista industriale, il progetto si distingue per una forte connotazione di sostenibilità e innovazione, adottando un concetto moderno di architettura industriale basata su criteri di basso impatto ambientale. La Gigafactory – spiega De Nora – rappresenta un asset industriale primario per il Gruppo De Nora e si distingue a livello internazionale per capacità produttiva, qualificandosi come asset strategico per facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità parte del Green Deal Europeo. L’obiettivo ultimo è la riduzione dei costi di produzione degli elettrolizzatori, contribuendo in maniera significativa a centrare l’obiettivo di capacità installata finale prevista in Europa e di neutralità tecnologica necessario per la transizione energetica. Si prevedono circa 200 posti di lavoro diretti nuovi e un indotto complessivo di circa 2000 persone. Il termine dei lavori è previsto tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026.

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INFRASTRUTTURE
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