LE MODIFICHE AL DECRETO LEGGE 19

Sicurezza del lavoro, il governo accoglie le richieste sindacali. Ma c’è il rischio di fare un passo indietro sull’attestazione SOA

Il governo promette un emendamento che preveda: parità di trattamento economico e normativo anche nel privato con applicazione di un solo contratto in tutti gli appalti e subappalti; riferimento ai contratti firmati dai sindacati “più rappresentativi” e non ai “contratti maggiormente applicati”; ripristino per i lavori privati della soglia di 70mila euro per il Durc di congruità e relative sanzioni. Ora però l’esecutivo flirta con gli artigiani per eliminare la deroga SOA dalla patente a punti e interrompere il percorso verso una qualificazione estesa a tutti i lavori – di Giorgio Santilli

Arrivano le prime tre modifiche sostanziali al decreto-legge 19 (il cosiddetto PNRR 4) e in particolare all’articolo 29 sulla sicurezza dei cantieri. Nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri al ministero del Lavoro con le parti sociali, il governo ha infatti annunciato di voler presentare un emendamento  che recepisce alcune delle richieste presentate da sindacati e imprese: la parità di trattamento economico e normativo per appalti e subappalti anche nel settore privato, con l’applicazione dello stesso contratto di lavoro quando corrispondente; il ripristino del riferimento ai contratti di lavoro firmati dai sindacati “comparativamente più rappresentativi” e non ai “contratti maggiormente applicati” inserito nel decreto, che avrebbe potuto aprire spazi a sindacati pirata; il ripristino per i contratti privati della soglia di 70mila euro – alzata dal decreto legge a 500mila – per l’applicazione del cosiddetto Durc di congruità e l’applicazione delle sanzioni in caso di congruità negativa.

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In archivio
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
di Gabriella Sparano
Le stazioni appaltanti sono sole nel comprendere ed applicare gli articolati meccanismi revisionali, differenti a seconda che si tratti di lavori oppure di servizi e forniture. Rispetto alla disciplina previgente, infatti, il Codice 36/2023 pone un forte accento sull’obbligatorietà dell’inserimento, nei documenti di gara iniziali (ma anche negli affidamenti diretti), di clausole di revisione prezzi, strettamente connesse all’oggetto del contratto.
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TAR UMBRIA-PERUGIA
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Nella vicenda su cui si è pronunciato il tribunale, nonostante il ricorrente avesse correttamente caricato a sistema la documentazione amministrativa, l’offerta tecnica e quella economica, la dimenticanza di cliccare sul pulsante di “conferma offerta” è risultata fatale.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
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Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
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INFRASTRUTTURE
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