L'ORDINANZA DEL TAR LAZIO

Settori speciali e società pubbliche, sarà la Corte Ue a dire quando si applica il codice (in nome della concorrenza)

Se le norme sugli appalti pubblici si applicassero soltanto nei casi in cui l’attività affidata dalla società fosse strettamente correlata a quella del core business rientrante nei settori speciali e non anche alle sue attività “estranee”, ci sarebbe il serio rischio – afferma il Tribunale amministrativo di Roma nel rimettere la questione alla Corte di giustizia – di una indebita e pericolosa sottrazione dall’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e alle regole della concorrenza – di Gabriella Sparano

I settori speciali sotto la lente di ingrandimento della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Con l’ordinanza  n. 9004 del 07 maggio 2024, infatti, il TAR Lazio-Roma ha ritenuto di rimettere alla
Corte di giustizia europea la seguente questione di interpretazione del diritto dell’Unione: “se
un’impresa pubblica, operante nei settori speciali …, tale perché soggetta ad un’influenza
dominante da parte di un’amministrazione aggiudicatrice, in particolare di un organismo di diritto
pubblico …, che ne detiene la maggioranza del capitale, sia tenuta al rispetto delle disposizioni
della direttiva 2014/25/UE allorché intenda concludere un contratto di appalto di servizi, di
importo superiore alle soglie di rilevanza europea, avente ad oggetto prestazioni non strettamente
inerenti le attività di cui agli articoli da 8 a 14 della direttiva 2014/25/UE ma dirette a soddisfare
in via esclusiva o prevalente bisogni dell’organismo di diritto pubblico controllante e delle società
da questo, a sua volta, controllate”.

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In archivio
IL PARERE DI ANAC
di Gabriella Sparano
Dall’articolo 62 e seguenti del codice si evince che il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza attiene a soli due ambiti di intervento: la procedura di affidamento dell’appalto e l’esecuzione del contratto. Nessuna qualificazione è quindi richiesta e prescritta ai fini della stipula del contratto di appalto, anche perché questa non costituisce neppure una fase della procedura di affidamento.
CORRETTIVO AL CODICE 36
di Gabriella Sparano
Prima firmataria la capogruppo alla Camera Chiara Braga, la proposta del Partito democratico tocca 13 punti, tutti molto attuali e qualificanti. Per l’articolo 60 la soglia del 5% deve essere considerata una mera soglia di attivazione del meccanismo revisionale
LA SENTENZA 7917 DEL CONSIGLIO DI STATO
di Niccolò Grassi
Importante pronuncia in materia di appalti pubblici, toccando temi cruciali come la valutazione degli illeciti professionali, l’obbligo dichiarativo dei concorrenti e l’attribuzione dei punteggi tecnici.
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…
IL RAPPORTO
Il settore delle costruzioni tra Pnrr, bonus fiscali, tassi di interesse, capitale umano e sfide ESG resta il principale motore dell’economia italiana, nonostante cominci a mostrare i primi segnali di indebolimento dovuti a conflitti e tensioni geopolitiche. La fotografia è quella scattata dall’ultimo Report sul 2023 e sui primi mesi del 2024 della filiera delle costruzioni del Centro Studi Argenta Soa, società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche e inviato alle commissioni competenti di Camera e Senato – di Giusy Iorlano
SOSTENIBILITA'
Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni di euro, investendo inoltre più di 485 milioni nelle infrastrutture della provincia, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Sono i dati contenuti nell’ottava edizione del Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni…