Habemus semplificazioni e non finiscono qui. Il tono spavaldo e il sorriso a tutto volto erano quelli del fautore della mega riforma: il vicepremier, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini. Per lui “è una rivoluzione liberale”, peraltro solo agli inizi, nonché “un decreto di buonsenso”. Il cosiddetto salva Milano, per risolvere la grana delle inchieste che hanno bloccato tantissime pratiche immobiliari nel capoluogo lombardo (ma non solo), entrerà nel Dl con il percorso di conversione parlamentare. “Il Parlamento è sovrano”, ha ribadito Salvini in conferenza. Puntando poi al prossimo passo di questo percorso: mettere mano all’edilizia residenziale pubblica. Ma le ombre e le proteste su quanto stabilito in questa prima parte certo non mancano.
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