ECONOMIA CIRCOLARE

Riciclato l’81% dei materiali da costruzione e demolizione, ma solo metà viene reimpiegato. Allarme saturazione impianti

Il basso tasso di circolarità non solo ritarda la transizione green dell’edilizia ma crea anche un’emergenza di saturazione degli impianti di stoccaggio che rischia di bloccare l’intera filiera: l’allarme in uno studio dei produttori di aggregati riciclati di ANPAR (Assoambiente) e dell’associazione demolizione ed economia circolare nelle costruzioni NADECO. Settori di sbocco potenziale sono ferroviario, stradale e aeroportuale. Servono incentivi e linee guida per favorire il riutilizzo. Pesano sul settore i decreti end of waste e sui criteri ambientali minimi (CAM) – di Giorgio Santilli

Uno dei problemi principali da risolvere per approdare a un’edilizia green è il riutilizzo dei materiali. Il settore del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione gestisce ogni anno quasi 80 milioni di tonnellate di rifiuti, il 48% di tutti i rifiuti speciali prodotti in Italia. L’81% di questi scarti viene avviato a riciclo: la percentuale è tutt’altro che bassa. Ma il problema risiede altrove: solo una quota di poco superiore a metà di questi rifiuti oggi è effettivamente riutilizzato, mentre il resto rimane inutilizzato nei piazzali di molti impianti.

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Procedura attivata dal 10 aprile scorso. Tuttavia, è importante notare che l’inserimento attuale delle informazioni non permette ancora di visualizzare una stima del punteggio o del livello di qualificazione, né di inviare l’istanza definitiva per il nuovo biennio.
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La ratio legis dell’articolo 45 rimane quella di incentivare le professionalità interne all’amministrazione e di perseguire un risparmio di spesa evitando il ricorso a professionisti esterni.
SENTENZA N. 3458
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