IL PRESIDENTE DI ASSORUP

Ricciardi: basta caos sul RUP, nella PA serve un ruolo organizzativo stabile. Fondo unico nazionale per gli incentivi

«Cambiare l’allegato che voleva riservare gli incentivi ai soli tecnici, per questo abbiamo ottenuto la modifica all’articolo 45. Sulla colpa grave capisco l’impegno del presidente Carbone a limitare il rischio per i funzionari pubblici, ma seguendo l’orientamento giurisprudenziale prevalente si ingessa l’innovazione. Più spazio al dibattito pubblico» – di Giorgio Santilli

«Il RUP oggi è un incaricato per la realizzazione di un appalto. Si tratta di un’investitura simile a quella medievale, nella quale il dirigente pubblico pone una spada sulla spalla del RUP e gli dice “Vai e gestisci questo appalto”. Peccato che a volte il RUP può essere un cavaliere come Lancillotto, molto più spesso invece è un povero soldato di ventura che non sa esattamente cosa deve fare e come lo deve fare». Questa descrizione immaginifica dell’ex Responsabile Unico del Procedimento, ora Responsabile Unico del Progetto, in base al nuovo codice degli appalti, è di Daniele Ricciardi, presidente di ASSORUP, l’associazione che ha l’ambizione di rappresentare i RUP di tutta Italia e già oggi può contare su alcune centinaia di adesioni e del riconoscimento di stakeholder istituzionali come ANAC e Scuola nazionale della pubblica amministrazione, mentre ha già svolto alcune audizioni parlamentari sul nuovo codice. Il battesimo ufficiale della nuova associazione avverrà il 6-7 ottobre a Roma con il primo congresso nazionale.

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LA NUOVA CIRCOLARE SPINGE VERSO IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET PNRR
Fanno eccezione sui tempi la Sanità e deroghe esplicitamente previste dalle parti. Sono tenuti ad accreditarsi per il monitoraggio della RGS tutte le amministrazioni della PA in senso stretto e gli enti iscritti al cosiddetto elenco ISTAT. Nella direttiva del ministero dell’Economia un utile cronistoria legislativa ricorda quanto sia annoso il problema. Il target PNRR rimodulato dal 2023 al primo semestre 2024 – di Gabriella Sparano
MOBILITA' ELETTRICA URBANA
Sono trent’anni che il settore dei trasporti rimane in testa per emissioni di CO2. Dal 1990 al 2019 il position paper Kyoto Club e A2a registra un aumento del 33,5% di messa in circolo di gas serra. “La transizione verso la mobilità a zero emissioni è una tappa fondamentale del processo di decarbonizzazione, le città sono protagoniste di questo percorso”, ha commentato Fabio Pressi, amministratore delegato di A2A E-Mobility. La svolta verso l’elettrico – specie per il TPL – deve passare per target più stringenti già al 2025 e da procedure più rapide di permitting – di Mauro Giansante
LAVORO E GENDER GAP
A marzo la disoccupazione nei Paesi dell’Ocse rimane complessivamente stabile ma è in crescita il numero di donne senza lavoro. Non si tratta di un aumento isolato: i primi tre mesi dell’anno mostrano, infatti, un incremento della disoccupazione femminile rispetto al precedente trimestre. In Italia, si allarga il divario. Nel trimestre si è registrato un tasso di disoccupazione dell’8,7% per le donne, ben al di sopra della media, mentre per gli uomini è sceso al 6,3%. Per l’Ocse, la riduzione del gender gap è uno dei fattori che può dare impulso alla crescita del PIL pro capite – di Red.Diar.
EMISSIONI IN AUMENTO
Amazon, Meta, Nvidia, Microsoft, Google e Apple emettono ogni anno 130 milioni di tonnellate e consumano energia per 91 milioni di MWh, come Belgio e Cile. I numeri, presentati da Karma Metrix nell’edizione 2024 dell’Osservatorio ESG Big Tech, sono il prodotto dell’analisi dei bilanci delle società. Quelle del comparto digitale, appunto, inquinano sempre di più e nella classifica mondiale si posizionerebbero al 37° posto.
1° IN ITALIA, NEI PRIMI 10 AL MONDO
E’ entrato in azione ieri sui padiglioni espositivi di Rho-Fiera Milano l’impianto solare di A2a e Fondazione Fiera, unite nella joint venture Fair Renew. Si tratta del primo impianto per grandezza in Italia e tra i primi dieci al mondo con 50mila pannelli, una superficie coperta di 330mila metri quadrati, una potenza installata di 18 MWp h e una produzione pari a 21,6 GWh annui. Permetterà così di coprire i consumi di quasi 8mila famiglie, risparmiando emissioni annue per circa 10mila tonnellate di CO2.
LA DECISIONE IN COMMISSIONE
Alla fine, nel pieno caos del dibattito in Commissione Finanze, Forza Italia ha ritirato i due emendamenti che puntavano a ridurre il ruolo di ARERA sull’elaborazione delle tariffe sui rifiuti. A firmarli erano stati i senatori Claudio Fazzone e Claudio Lotito. Il dibattito sulla questione era iniziato lunedì con la lettera di Assoambiente (per voce del presidente Chicco Testa) al governo. Anche ieri erano seguite numerose reazioni contrarie da imprese e consumatori.
SETTORI IN CRISI
Molto positivo il primo incontro cui hanno partecipato numerose aziende e le principali associazioni di categoria, tra cui ANIR Confindustria, Angem e Confcooperative. Al termine dell’appuntamento il Presidente di ANIR Confindustria, Massimo Piacenti, ha dichiarato: “Il settore della ristorazione collettiva sta attraversando una crisi senza precedenti. Gli effetti della pandemia, seguiti dalle tensioni del conflitto russo-ucraino, hanno esacerbato le difficoltà economiche e operative delle nostre imprese”.