LA PRESENTAZIONE E I DATI

«Prima capire i problemi, poi affrontarli». Il Rapporto ANCE-CRESME sul dissesto territoriale: ora politiche di prevenzione

Il Rapporto presentato da Bellicini evidenzia l’accelerazione dei fenomeni di gravità medio-alta del 30% in un quinquennio e la crescita del numero delle vittime. Musumeci: «Serve senso di responsabilità da parte di tutti, le imprese, portatrici di competenze, facciano le loro proposte». Brancaccio: «Questo Rapporto è un contributo, ma siamo pronti a presentare proposte con l’obiettivo di ridurre la polverizzazione di competenze e finanziamenti» – di Giorgio Santilli

La presentazione del Rapporto ANCE-CRESME sullo stato di rischio del territorio italiano 2023 ha segnato un nuovo scatto di consapevolezza della necessità di intervenire sul problema del dissesto idrogeologico con una politica pubblica di prevenzione. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha fatto appello al «senso di responsabilità» di tutte le parti in gioco, dalla politica ai professionisti alle imprese, ottenendo l’immediata disponibilità della presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio, a una serie di proposte che traducano questo «senso di responsabilità» in un quadro normativo, finanziario, di competenze meno polverizzato di quanto sia oggi. Il vicepresidente di ANCE, Piero Petrucco, spiegando l’iniziativa del Rapporto ha sintetizzato: «Il problema va prima capito, poi affrontato».

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