I poteri ed i limiti alla rivalutazione delle offerte

di Niccolò Grassi
Si tratta di una questione particolarmente delicata, in quanto coinvolge principi fondamentali del diritto degli appalti pubblici quali trasparenza, imparzialità e par condicio tra i concorrenti mettendoli in contrasto con il raggiungimento del tanto agognato risultato.

La possibilità per il Responsabile Unico del Progetto di rivalutare le offerte presentate in una gara pubblica dopo il giudizio della commissione giudicatrice è un tema che ha attirato notevole attenzione in ambito giurisprudenziale. Si tratta di una questione particolarmente delicata, in quanto coinvolge principi fondamentali del diritto degli appalti pubblici quali trasparenza, imparzialità e par condicio tra i concorrenti mettendoli in contrasto con il raggiungimento del tanto agognato risultato. Per questo la giurisprudenza amministrativa è più volte intervenuta sul tema ribadendo che la competenza della commissione giudicatrice, pur essendo esclusiva in relazione alla valutazione tecnica delle offerte, non precluda in modo assoluto un riesame delle offerte tecniche da parte dell’amministrazione procedente, rappresentata dal RUP. Tale potere di riesame si fonda sul ruolo stesso del RUP, il quale è responsabile del corretto e razionale svolgimento della procedura di gara e ha il compito di verificare e convalidare l’attività istruttoria svolta dalla commissione. La commissione giudicatrice, infatti, agisce come organo straordinario e temporaneo con funzioni di natura istruttoria e tecnica, esprimendo giudizi tecnici sulle offerte. Tuttavia, queste valutazioni non vincolano l’amministrazione, che mantiene la possibilità di riesaminare l’idoneità tecnica delle offerte nel caso emergano elementi di irregolarità o vizi procedurali.

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In archivio
ANAC
di Gabriella Sparano
Obiettivo: evitare il rilascio di certificati di valore non proporzionato allo sforzo esecutivo, soprattutto per commesse di modesto valore. Tuttavia, in caso di accordo quadro con un unico operatore economico e contratti attuativi eseguiti nello stesso sito e in continuità spazio-temporale, è possibile emettere CEL cumulativi.
CONSIGLIO DI STATO
di Gabriella Sparano
La nuova normativa, in conformità con il diritto dell’Unione europea, si caratterizza per una maggiore apertura verso questo modulo contrattuale con l’eliminazione di alcuni limiti imposti dalla precedente disciplina.
PORTALE SERVIZI ANAC
di Gabriella Sparano
L’Autorità ne aveva parlato già nella Delibera n. 262 del 20 giugno 2023, relativa all’attuazione della versione 2.0 del FVOE – Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico. Poi, con la nota del 12/12/2024, ha confermato le implementazioni in corso. Il giorno successivo, invece, è arrivata la circolare del Dipartimento per gli Affari di Giustizia – Direzione Generale degli Affari Interni – del Ministero della Giustizia, che fissato al 1° luglio 2025 il momento in cui i suddetti certificati dovranno essere acquisiti dalle stazioni appaltanti esclusivamente a mezzo il FVOE.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
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È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…