Lo stralcio di 519 milioni dal pagamento della terza rata del PNRR, che sarà formalizzato dalla Ue entro un paio di settimane, lascia irrisolto il nodo degli studentati universitari che quello slittamento ha generato. Insieme al rinvio c’è infatti anche un declassamento da target a milestone dell’impegno per la quarta rata, i cui termini scadevano il 30 giugno 2023. La Ue non chiederà, dunque, che siano stati resi disponibili agli studenti i primi 7.500 posti letto, ma genericamente che sia partito il processo di assegnazione. Resta, di fatto, soltanto l’obiettivo finale al 30 giugno 2026 di spendere i 960 milioni disponibili per realizzare i 65mila posti letto aggiuntivi. Diversi punti – compreso quello se si possano finanziare fra i soggetti privati anche gli investitori e non solo i gestori – sono oggetto di discussione con Bruxelles. Il Ministero dell’Università ha in corso una ricognizione delle proposte progettuali.
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