VERSO IL 67° CONGRESSO DEL CNI

Per gli ingegneri anni di crescita ma ora servono soluzioni per 110%, equo compenso e PNRR. La grana condono edilizio

A Catania il Congresso dei 100 anni dell’Ordine. La relazione del Presidente Perrini darà conto dell’incremento dei redditi della categoria, trainati dal Superbonus, ma dovrà anche prestare la massima attenzione ai tanti nodi da sciogliere per evitare di fermarsi o di retrocedere- L’applicazione della legge 49 ai contratti pubblici e la limitazione dell’appalto integrate sono le due battaglie piene di insidie che saranno rilanciate per l’autunno. La posizione degli ingegneri per la tutela del territorio, probabile una posizione netta contro il condono edilizio – di Giorgio Santilli

I redditi degli ingegneri sono cresciuti in questi anni sotto la spinta del Superbonus, ma per la categoria ora crescono anche le grane da risolvere rapidamente. Non solo quelle che arrivano dallo stesso 110%, con i crediti di imposta incagliati che riguardano tanti professionisti e hanno bisogno di una exit strategy immediata e credibile per evitare di mettere in crisi l’intera filiera edilizia; c’è anche l’equo compenso, che promette un’ulteriore crescita dei redditi professionali medi, ma al tempo stesso – in attesa di una soluzione legislativa che concili la legge 49 con il codice 36 degli appalti – sta contribuendo a frenare gli affidamenti dei servizi di ingegneria e progettazione nei settori pubblici. Senza contare che a prosciugare gli incarichi di ingegneria ci sono anche la frenata dei progetti PNRR e l’appalto integrato sempre più diffuso, liberalizzato prima dai decreti PNRR e poi dal codice 36.

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