Una volta pubblicata, una procedura di gara può essere rettificata?
Prima della digitalizzazione, la risposta era affermativa e la modalità per farlo era semplice e chiara a tutti: adottato l’atto motivato che autorizzava la rettifica, essa veniva pubblicata nelle stesse forme e modalità dell’atto rettificato a cui accedeva (Gazzetta Ufficiale, GUUE, quotidiani a tiratura nazionale e locale).
Con la digitalizzazione, nella quale la pubblicazione viene effettuata attraverso le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate e con la compilazione della scheda prescritta caso per caso dall’orchestratore, non appare immediatamente evidente se e come la rettifica possa essere effettuata.
Nessuna scheda, infatti, sembra consentirlo.
D’altrove, se ci atteniamo alle FAQ dell’ANAC, in particolare alla A.1 e alla A.2 del Servizio
Digitalizzazione dei contratti pubblici, sembrerebbe che, al di là della rettifica meramente amministrativa (ossia l’adozione di un atto amministrativo di rettifica dell’atto originario), non si abbia la possibilità di poterla poi pubblicare, con necessità di poter solo revocare e riedire la gara oggetto di rettifica.
Questa impressione, d’altra parte, viene rafforzata dal Contact Center dell’ANAC che, interpellato sul punto, è categorico nell’affermare che dal 1° gennaio 2024 non si può rettificare nulla.
Eppure, la rettifica è un evento fisiologico all’interno una procedura di gara, che può rendersi necessaria anche per disporre una mera proroga del termine di scadenza. Proroga che, infatti, non solo è consentita dall’articolo 92 del Codice degli appalti, nelle casistiche in esso previste, ma anche nello stesso Bando tipo n. 1/2023, che impone alla stazione appaltante di prorogare la scadenza di una procedura di gara in caso di malfunzionamento della piattaforma, per consentire agli operatori economici di potervi partecipare nel momento in cui il malfunzionamento viene eliminato.
E quindi, qual è la risposta?
Chiaramente, la risposta non può che essere affermativa anche nell’era della digitalizzazione e non potrebbe essere diversamente. Effettivamente, non c’è una scheda specifica per essa nell’orchestratore, ma esiste la funzionalità “Rettifica avviso”, attraverso la quale è possibile rettificare l’avviso già
pubblicato a seconda se in ambito nazionale o europeo.
Basterebbe maggiore informazione e forse maggiore formazione di tutti gli operatori a vario titolo negli appalti pubblici.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Accedi per continuare nella lettura.