EMISSIONI IN AUMENTO

Osservatorio ESG Karma Metrix: consumi energetici delle Big Tech quintuplicati in tre anni

Amazon, Meta, Nvidia, Microsoft, Google e Apple emettono ogni anno 130 milioni di tonnellate e consumano energia per 91 milioni di MWh, come Belgio e Cile. I numeri, presentati da Karma Metrix nell’edizione 2024 dell’Osservatorio ESG Big Tech, sono il prodotto dell’analisi dei bilanci delle società. Quelle del comparto digitale, appunto, inquinano sempre di più e nella classifica mondiale si posizionerebbero al 37° posto.

Secondo i dati dell’Osservatorio, inoltre, negli ultimi tre anni questi consumi di Big Tech risultano aumentati del 48% e di ben cinque volte rispetto a quanto sono cresciuti nel panorama mondiale. Tra il 2021 e il 2022, ad esempio, mentre a livello globale i consumi sono cresciuti del 3%, le grandi aziende del mondo digitale ne hanno prodotto il 18,4%. Si salvano, in parte, solo Google ed Apple: rispettivamente con 10,1 milioni di tonnellate e una flessione della CO2 emessa (-1,3%), e Cupertino con 20,6 milioni di tonnellate di Co2 emesse pari a -8,8% delle emissioni nella forbice 20/22. Con questo trend, al 2030 potrebbero salire al 12° nella classifica dei grandi inquinatori. Oltretutto, con gli investimenti nell’Intelligenza Artificiale l’inquinamento digitale aumenterà ancor di più. Infine, c’è da considerare anche lo spreco idrico per il raffreddamento dei centri dati. Dal 2019 al 2022, ad esempio, Google ha aumentato il consumo d’acqua del 63% portandolo a 21 mmc (milioni di metri cubi). Tutte le società, intanto, hanno previsto una strategia al 2030 e non solo di riduzione delle emissioni nelle loro attività. Ale Agostini (CEO Karma Metrix). “Il 3° osservatorio ESG Big tech ha confermato che non ci sono pasti gratis: anche digitale e intelligenza artificiale impattano in modo crescente sul cambiamento climatico. È fondamentale diffondere la consapevolezza e intensificare gli sforzi di tutte le aziende per renderlo più sostenibile. Sito web, App o AI: il digitale è sempre più energivoro è la parola d’ordine deve essere misurare e rendicontare la sostenibilità digitale. Fino a quando non avremo solo fonti di energia pulite, l’unica strada è risparmiare e limitare le emissioni di CO2 derivanti dalle tecnologie digitali”.

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IL PARERE DELLA COMMISSIONE SPECIALE
di Gabriella Sparano
Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
TAR LAZIO
di Gabriella Sparano
È evidente, pertanto, che ove dette sopravvenienze si verifichino successivamente alla valutazione di congruità dell’offerta, determinino il meccanismo del riequilibrio del contratto di appalto
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
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CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…