Le stazioni appaltanti già oggi derogano alla norma che del codice 36 che impone il calcolo dei requisiti sugli ultimi tre anni ed estendono questo periodo a 5 o 10 anni. A rilevare questo fenomeno in oltre il 50% dei bandi pubblicati da luglio a oggi è l’OICE, l’organizzazione confindustriale delle società di ingegneria. Il comunicato pubblicato ieri 28 settembre rileva – non senza una punta polemica verso il Consiglio nazionale degli ingegneri che aveva rilanciato il tema in apertura del 67° congresso nazionale – come «le amministrazioni seguono le indicazioni OICE a favore della concorrenza e del mercato, qualificando più progettisti e superando le indicazioni del nuovo codice appalti».
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