Le risorse aggiuntive per le infrastrutture e il territorio stanziate dalla legge di bilancio 2024 per il triennio 2024-2026 ammontano a soli 4.110 milioni, il 75% dei quali, pari a 3.115 milioni, vanno a finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina. La seconda voce per destinazione è quella dei crediti di imposta per la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna (525 milioni), la terza i 350 milioni per le varianti del Terzo valico, sottratti ai fondi per la linea veloce adriatica. Segue l’importante rifinanziamento per 300 miliardi (100 miliardi l’anno) del fondo progettazione degli enti locali, mentre lo stanziamento per il Giubileo è di 220 milioni. La previsione di cassa (spesa effettiva) per il triennio è pari a 3,7 miliardi, di cui la metà va al Ponte, 700 milioni ai crediti di imposta per la ricostruzione post-alluvione del maggio 2023, 650 milioni ad altri investimenti senza alcun ordine di priorità (le “mance” dell’articolo 55 della legge di bilancio), 300 milioni alle compensazioni per il caro-materiali, 230 milioni al rifinanziamento del fondo per la progettazione degli enti locali. I dati sono tratti dalla relazione tecnica alla legge di bilancio e rielaborati dall’Ance per l’audizione in Parlamento.
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