Creare e incrementare le opportunità di lavoro tra le persone detenute e favorire il loro reinserimento sociale. E’ l’obiettivo del laboratorio della Scuola Edile, inaugurato all’interno dell’Istituto carcerario milanese di Opera. Prende così vita un progetto previsto dal Protocollo firmato lo scorso anno dall’Amministrazione penitenziaria di Opera, Assimpredil Ance, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Esem-Cpt, Umana SpA, Fondazione Don Gino Rigoldi. All’interno del laboratorio di 170 metri quadrati, stabile e appositamente attrezzato, che sarà gestito da ESEM-CPT, si svolgeranno le attività di formazione edile intramuraria per la promozione di attività lavorative extramurarie da parte di persone in stato di detenzione. La Scuola Edile punta a sviluppare un’attività formativa costante partendo dalla figura del manovale, ma non escludendo di poter nel tempo innescare meccanismi di valorizzazione delle diverse competenze già presenti tra i carcerati interessati al lavoro nel settore delle costruzioni. Le modalità di inserimento lavorativo verranno di volta in volta definite in base alle opportunità di lavoro secondo le esigenze delle aziende e le possibilità dei singoli detenuti, nell’ambito dei programmi di trattamento predisposti dalla Direzione dell’Istituto Penitenziario e sottoposti alla Magistratura di sorveglianza per l’approvazione. L’edificio dove si trova il laboratorio è stato ristrutturato e attrezzato da Esem-Cpt che ne ha curato la parte funzionale e lo ha dotato dei materiali e attrezzature necessarie per il corso base di manovale. Gli alunni, infatti, realizzeranno delle piccole casette in muratura potendo in tal modo apprendere le modalità operative che poi serviranno in cantiere nella esecuzione delle opere.
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