CONGIUNTURA

Nel 2023 cresce il volume d’affari delle imprese edili lombarde ma il 2024 comincia segnando il passo

Secondo i dati dell’indagine condotta da Unioncamere Lombardia, il 2023 è stato un anno ancora positivo con un aumento dell’8% del volume d’affari. Un dato distante dalle punte toccate nel biennio precedente, considerando il rallentamento complessivo dei primi 9 mesi dell’anno e poi la fiammata finale del quarto trimestre. Il 2024 parte in frenata…

Un rallentamento, un’accelerazione e poi ancora un rallentamento: è il trend dell’edilizia lombarda degli ultimi 15 mesi, cioè per l’intero 2023 e il primo trimestre del 2024. Per il settore, il 2023 è stato un anno ancora positivo. Le imprese edili lombarde hanno registrato un aumento del volume d’affari  dell’8%, archiviando così il terzo anno consecutivo di crescita anche se non ai livelli del biennio precedente (+19,6% nel 2021 e + 15,7% nel 2022).  Ma, il 2023 non ha avuto sempre lo stesso passo: infatti, se nei primi 9 mesi si è registrato un rallentamento tendenziale del volume d’affari (12,1% nel primo trimestre, 7,9% nel secondo e 4,5% nel terzo), è stato il quarto trimestre a tornare ad accelerare con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento congiunturale, calcolato quindi rispetto al trimestre precedente, supera il 3% dopo aver oscillato tra l’1% e il 2% tra la fine del 2022 e i primi nove mesi del 2023. In crescita anche il valore delle nuove commesse, aumentate del +9,3% su base annua. Una vera e propria fiammata, quella dell’ultima frazione del 2023, legata probabilmente, rileva Unioncamere Lombardia, alle scadenze degli incentivi del Superbonus. Ma dopo l’accelerazione, è arrivata la frenata del primo trimestre del 2024: la crescita del volume d’affari delle imprese su base annua è del +3,9% mentre su base trimestrale la variazione risulta sostanzialmente nulla, con un indice che si conferma sui livelli raggiunti a fine 2023 (163,5). Anche il valore delle nuove commesse mostra una variazione tendenziale in attenuazione sebbene ancora positiva (+4,3%). In lieve accelerazione risultano i  prezzi di vendita, che aumentano del +3% su base trimestrale dopo il +2,7% del periodo precedente: si tratta di tassi di crescita molto inferiori rispetto ai picchi del 2022, in pieno boom dei costi delle materie prime, ma ancora elevati in prospettiva storica. L’occupazione conferma il trend crescente evidenziato negli ultimi quattro anni: dopo il lieve ripiegamento di fine 2023 (-0,1%) la variazione del numero di addetti nel trimestre torna marcatamente positiva (+1%). Si tratta di valori influenzati entrambi da fattori stagionali, legati allo scadere e all’avvio dei contratti con durata annuale, ma che si inseriscono in un andamento di fondo positivo. Anche le aspettative evidenziano timori tra gli imprenditori: se il saldo tra previsioni di aumento e diminuzione del fatturato rimane ancora positivo per il prossimo trimestre (+4 punti percentuali), per via della “coda” di cantieri ancora da completare, per quanto riguarda la domanda di nuovi lavori i livelli di fiducia sono negativi e in ulteriore peggioramento, soprattutto per il mercato residenziale (-18 punti percentuali) e per quello delle ristrutturazioni (-23 punti percentuali).

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