CACCIA ALLE RISORSE SOSTITUTIVE PER I COMUNI

Mix di Fondo nazionale complementare e Fondo sviluppo coesione per finanziare 3 miliardi di progetti esclusi dal PNRR

Decaro (Anci) reclama 10 miliardi ma il governo sta approntando un piano con tetto di 3 miliardi spalmati in un arco di tempo che va oltre il 2026. Nel mix di risorse peserà di più il Fondo nazionale complementare al PNRR che conta su 30,6 miliardi (di cui 21,9 previsti entro il 2024) ma presenta molte opere in forte ritardo. A giorni ricominceranno le cabine di regia per individuare i progetti da tagliare. FSC può contare invece su 32 miliardi di competenza delle Regioni (in gran parte governate dal centrodestra) e con cassa spalmata in un arco di tempo più lungo – di Giorgio Santilli

Il presidente dell’Associazione nazionale comuni, Antonio Decaro, nell’intervista al Corriere della Sera del 9 gennaio usa toni molto forti: “Non ci stanno dicendo da dove prenderanno i soldi”, “Non voglio neanche credere che non ci ridiano i 10 miliardi”, “Il governo non vorrà mettersi contro ottomila sindaci” e così via. Ma i toni si alzano proprio perché la battaglia politica più dura degli ultimi otto mesi – ministro Fitto contro ANCI – sta pian piano trovando una soluzione, sia pure parziale. Anche a costo di aprire nuove tensioni dentro il Governo.

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CORTE DEI CONTI
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Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
TAR FRIULI-VENEZIA GIULIA
di Niccolò Grassi
Il chiarimento della sentenza del 16 aprile: la stazione appaltante non deve essere qualificata per poter valutare una proposta di PPP presentata ai sensi dell’art. 193 del nuovo Codice.
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Un monito che presagisce addirittura possibili contenziosi futuri derivanti proprio da un esercizio non proprio ortodosso della delega.
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CONGIUNTURA
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