IL PARERE DEL SERVIZIO DI SUPPORTO GIURIDICO

L’interpretazione del MIT: agli affidamenti diretti si applicano le norme sui contratti prevalenti e sui costi della manodopera

Per le stazioni appaltanti l’impatto sarà dirompente, rischiano di saltare l’informalità, la snellezza, la straordinarietà e i tempi veloci di queste procedure. Il parere è costruito sulla norma dell’articolo 48, comma 4, secondo cui “ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano, se non derogate dalla presente parte, le disposizioni del codice”, ma non tiene conto della differenza fra procedura e contratto che fa lo stesso codice 36 – di Gabriella Sparano

Con il parere n. 2338 del 26 febbraio 2024 (replicato nei successivi nn. 2346, 2348 e 2398, stessa
data), il MIT, attraverso il Servizio Supporto Giuridico, ha fornito una interpretazione
dell’affidamento diretto a dir poco dirompente, che, se sotto un profilo logico sembra condivisibile,
da un punto di vista operativo rischia di complicare quella che sin dal codice 163 è sempre stata
una procedura caratterizzata da informalità, snellezza ed eccezionalità.
Secondo il parere, infatti, anche agli affidamenti diretti si applica il c.d. principio di applicazione
dei contratti collettivi nazionali di settore, sancito dall’articolo 11 del codice 36, nonché la norma
contenuta nell’articolo 41, comma 14, del medesimo codice, che impone alle stazioni appaltanti
l’obbligo di indicare i costi stimati per la manodopera.
Il parere è fermo sul punto sebbene il tenore letterale di entrambe le norme (che dispongono di bandi, inviti e documenti di gara) indurrebbe a ritenerle non applicabili agli affidamenti diretti (che non sono gara e non hanno documenti di gara). Né il parere chiarisce come conciliare operativamente la peculiarità dell’affidamento diretto con l’obbligo di indicare CCNL e costi della manodopera e di verificare poi l’equivalenza dell’eventuale diverso CCNL e la congruità dell’eventuale diverso costo della manodopera indicati dall’operatore economico con modalità analoghe alla verifica di anomalia.
La fermezza del parere deriva dall’articolo 48, comma 4, del codice 36, secondo cui “ai contratti di
importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano, se non derogate dalla presente parte,
le disposizioni del codice”.
Da tale disposizione conseguirebbe la regola secondo cui ai contratti sottosoglia europea si
applicano, in primis, le regole semplificatorie previste dagli articoli 48-55 del codice e, per le sole
parti ivi non regolate, la disciplina ordinaria (prevista per gli appalti sopra-soglia) del codice.
Ebbene, ferme le perplessità sugli effetti di una siffatta interpretazione che finirebbe per parificare
gli affidamenti diretti alle procedure di gara allungandone pericolosamente i tempi di conclusione
(peraltro non previsti nell’allegato I.3 del codice proprio in ragione della loro peculiarità/straordinarietà), ciò che non convince fino in fondo di questa interpretazione fornita dal
parere è proprio la lettera dell’articolo 48, comma 4, da cui tutto trarrebbe origine.
La norma, infatti, non parla di “procedure”, ma di “contratti” di importo inferiore alle soglie di
rilevanza europea, due termini non equivalenti ma differenti, che identificano momenti diversi
dell’intero ciclo di vita degli appalti, riferendosi il primo (procedure) alla fase dell’affidamento, ed
il secondo (contratti) alla fase esecutiva.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Accedi per continuare nella lettura.

Non hai ancora un abbonamento?

Abbonati ora o richiedi la demo gratis per 10 giorni!

In archivio
SCUOLA NAZIONALE DELL'AMMINISTRAZIONE
di Gabriella Sparano
Diventano attuative le linee guida pubblicate a febbraio 2024 che provocarono molte polemiche per l’esclusione delle società private con fini di lucro dai circuiti formativi riconosciuti per la qualificazione delle stazioni appaltanti. Ma è l’articolo 63 del codice 36 a prevederlo e nulla cambierà se il correttivo non modificherà questa norma
IL PARERE DI ANAC
di Gabriella Sparano
Dall’articolo 62 e seguenti del codice si evince che il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza attiene a soli due ambiti di intervento: la procedura di affidamento dell’appalto e l’esecuzione del contratto. Nessuna qualificazione è quindi richiesta e prescritta ai fini della stipula del contratto di appalto, anche perché questa non costituisce neppure una fase della procedura di affidamento.
CORRETTIVO AL CODICE 36
di Gabriella Sparano
Prima firmataria la capogruppo alla Camera Chiara Braga, la proposta del Partito democratico tocca 13 punti, tutti molto attuali e qualificanti. Per l’articolo 60 la soglia del 5% deve essere considerata una mera soglia di attivazione del meccanismo revisionale
INFRASTRUTTURE
Con la realizzazione di questa tratta il progetto complessivo raggiunge l’83% dei lavori. Una volta ultimati, la capacità sulla linea e i treni potranno viaggiare a una velocità massima di 160km/h, contro i 100km/h attuali che in alcune tratte oggi si riducono anche a 80-90km/h.
CONGIUNTURA
Frena la produzione industriale dell’eurozona che ad aprile torna con il segno negativo. Le stime preliminari diffuse da Eurostat mostrano una flessione congiunturale dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,5% a marzo, e ben più ampio è l’arretramento su base annua con -3% rispetto ad aprile 2023. Nell’intera Unione Europea la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di marzo e calata del 2% su base annua.  In Italia rispetto a marzo 2024 si è registrata una flessione dell’1% (dopo -0,5%) e del 2,9% rispetto ad aprile 2023 dopo il  -3,2%…
IL RAPPORTO
Il settore delle costruzioni tra Pnrr, bonus fiscali, tassi di interesse, capitale umano e sfide ESG resta il principale motore dell’economia italiana, nonostante cominci a mostrare i primi segnali di indebolimento dovuti a conflitti e tensioni geopolitiche. La fotografia è quella scattata dall’ultimo Report sul 2023 e sui primi mesi del 2024 della filiera delle costruzioni del Centro Studi Argenta Soa, società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche e inviato alle commissioni competenti di Camera e Senato – di Giusy Iorlano
SOSTENIBILITA'
Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni di euro, investendo inoltre più di 485 milioni nelle infrastrutture della provincia, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Sono i dati contenuti nell’ottava edizione del Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni…