VERSO IL CORRETTIVO

“Limitate appalti integrati e affidamenti senza gara”. Le 44 correzioni proposte dall’ANAC al codice degli appalti

di Giorgio Santilli
L’Autorità ha inviato il documento al MIT e alla cabina di regia di Palazzo Chigi proponendo 27 modifiche sostanziali, 14 criticità interpretative e 3 disallineamenti testuali. Fra le questioni fondamentali la necessità di aprire nel 2025 una nuova fase della qualificazione delle stazioni appaltanti con particolare riferimento all’attività di esecuzione del contratto. Polemica contro gli enti che non consentono l’accesso di ANAC alle loro banche dati (Durc e titolare effettivo delle imprese). La stessa Autorità segnala l’apertura di una nuova fase di controllo delle Soa.

Sono 44 le correzioni al codice degli appalti proposte al governo dall’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Giuseppe Busìa. L’obiettivo è evidentemente l’inserimento nel decreto correttivo che sta preparando il ministero delle Infrastrutture, in coordinamento con la cabina di regia di Palazzo Chigi. Le proposte di ANAC sono classificate, secondo le indicazioni date dal MIT, in tre distinte tipologie: 27 attengono alle “modifiche sostanziali”, 14 alle “criticità interpretative”, 3 al “disallineamento testuale”.

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